la convenzione
” “Se lo domanda Jacques Santer, predecessore di Prodi alla Commissione, in una dichiarazione ad "Europe Infos". Intanto le Chiese preparano il loro contributo alla Convenzione” “
Il 23 e 24 maggio si riunisce la plenaria della Convenzione europea per il futuro dell’Europa, la terza dopo la sessione inaugurale del 28 febbraio (cfr SirEuropa n.9/2002) e le plenarie di marzo e aprile. All’ordine del giorno il dibattito sulle competenze da affidare all’Unione e sulla ripartizione di tali competenze tra le diverse istituzioni. Intanto il Presidium ha deciso di costituire i sei gruppi di lavoro in seno alla Convenzione: sussidiarietà (presieduto da Inigo Mendes de Vigo), carta dei diritti fondamentali (Antonio Vitorino), personalità giuridica dell’Unione (Giuliano Amato), ruolo dei parlamenti nazionali (Gisela Stewart), competenze complementari (Henning Christophersen), accompagnamento dell’istituzione della moneta unica (Klaus Hänsch). Altri gruppi di lavoro potranno essere istituiti successivamente.
La voce dei cristiani. Le Chiese europee stanno seguendo attentamente i lavori della Convenzione. La Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) ha costituito un gruppo di lavoro, coordinato da mons. Attilio Nicora, per monitorare le riunioni della Convenzione ed elaborare delle proposte. E’ atteso per i prossimi giorni un contributo della Comece al lavoro della Convenzione. Tali proposte saranno poi direttamente illustrate ai membri della Convenzione nell’ambito del Forum della società civile. La seconda sessione di giugno del Presidium della Convenzione, infatti, sarà dedicata al dialogo con le diverse espressioni della società civile. La Conferenza delle Chiese europee (Kek) che riunisce, tra le altre, le Chiese evangeliche, riformate, ortodosse del continente, nel recente incontro annuale della Commissione “Chiesa e società” ha ribadito l’interesse per i lavori della Convenzione e ha invitato i cristiani a partecipare al dibattito in corso (cfr SirEuropa n.18/2002). A questo scopo la Kek ha anche predisposto un dossier sulla Convenzione europea disponibile su Internet (www.cec-kek.org). Altri documenti saranno preparati in collaborazione con la Comece.
Le opinioni degli esperti. Secondo Jacques Santer, predecessore di Romano Prodi alla presidenza della Commissione europea e delegato del governo lussemburghese alla Convenzione, questo organismo è stato creato in un momento propizio: “L’Europa è uno spazio di pace, con il mercato unico, la moneta unica, il potere commerciale. Ma mai come oggi viene così male accolta. Forse è vittima del suo stesso successo: forse i cittadini si aspettavano di più?”, si domanda in una dichiarazione raccolta da “Europe Infos”, il mensile di informazione europea pubblicato dalla Comece e dall’Ocipe (Office catholique d’information et d’initiative pour l’Europe), nel numero di maggio. “E’ giunto il momento osserva Santer di dare finalmente un’anima all’Europa, cioè rafforzare la dimensione politica del nostro progetto economico. Non si tratta di essere più vicini quanto, piuttosto, di essere più visibili e più comprensibili ai cittadini”. Santer auspica che il Trattato costituzionale, che sarà frutto del lavoro della Convenzione, sia fondato sulla carta dei diritti fondamentali. Inoltre, ricorda, “l’Europa è ispirata dall’umanesimo fondato sull’eredità giudaico-cristiana. Ciò dovrebbe riflettersi nella dichiarazione sui diritti fondamentali. E’ necessario che la società civile dia spazio alle Chiese e che il contributo di queste sia tenuto in considerazione nel progetto finale”. Per Jérôme Vignon, consigliere principale presso il Segretariato generale della Commissione europea e tra i principali estensori del “Libro bianco sulla governance europea”, vanno chiarite le competenze delle diverse istituzioni europee a cominciare dalla Commissione che con i suoi 20 mila impiegati incarna nell’immaginario europeo il cuore della “burocrazia comunitaria”. La questione, spiega Vignon a “Europe Infos”, non è tanto “quali dovranno essere le funzioni della Commissione ma come questa dovrà esercitarle”.