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E’ stata lanciata in quattro capitali europee la “missione cittadina” per la nuova evangelizzazione. L’arcivescovo di Vienna coglie un diffuso desiderio di religiosità
Quattro anni di missione per la nuova evangelizzazione di quattro capitali europee: Vienna, Parigi, Lisbona e Bruxelles ospiteranno a turno ogni anno, fino al 2006, il “Congresso internazionale per la nuova evangelizzazione”, due settimane intensive in cui, oltre allo spazio per la riflessione, saranno realizzate nuove esperienze di evangelizzazione della città. “Aprite le porte a Cristo”: con questo messaggio, il 4 maggio a Vienna si è dato il via all’iniziativa, con concerti, canti e gospel. Erano presenti gli arcivescovi delle quattro città europee. Delegata all’organizzazione, a livello europeo, la comunità “Emmanuel”, fondata da Pierre Gousart e da Martine Laffitte nel 1972 in Francia. Dopo la capitale austriaca, nella quale la missione cittadina si svolgerà dal 23 maggio 2002 al 1° giugno 2003, l’iniziativa proseguirà a Parigi nel 2004, Lisbona nel 2005 e si concluderà nel 2006 a Bruxelles. Abbiamo rivolto alcune domande al card. Christoph Schönborn , arcivescovo di Vienna, tra i primi a promuovere l’iniziativa.
Come emerge il bisogno di Dio in città che “sembrano” essere sempre più scristianizzate?
“Ci sono segni chiari di una ‘riscoperta di Dio’ soprattutto nelle grandi metropoli. Ne sono una prova anche i risultati dell’ultima grande inchiesta del noto teologo pastoralista Paul Zulehner sui valori e sugli atteggiamenti in campo religioso dei viennesi. Assistiamo negli ultimi anni alla ‘falsificazione’ della tesi della progressiva secolarizzazione inevitabile. Al contrario vediamo il ‘ritorno del sacro’, la riscoperta della religione da parte di molti. Ovviamente la religione fa parte dell’uomo, del suo essere. Certo, in questo ‘ritorno del sacro’ molte cose non ci piacciono. Ma in ogni caso è una grande ‘chance’ per proclamare la verità sull’esistenza dell’uomo e sul suo destino”.
Come è nata l’idea di lanciare contemporaneamente in quattro città europee una missione cittadina?
“L’idea della ‘missione cittadina’ nelle grandi metropoli è nata in un primo momento all’interno della comunità ‘Emmanuel’. Poi ne abbiamo discusso con il card. Lustiger e cosi man mano si è sviluppata l’idea di promuovere una ‘missione internazionale’. L’aspirazione centrale è sempre quella di comunicare la ‘buona novella’ su Gesù Cristo agli uomini e donne di oggi, di portare loro il Vangelo. Questo vuol dire aprire le porte della chiesa e avvicinare la gente, non restare in sacrestia ma incontrare le persone sulle piazze e nei grandi punti d’incontro delle città, offrendo loro una testimonianza su Cristo e sulla vita modellata sul suo esempio. Si tratta di sviluppare una nuova missionarietà”.
Quattro anni di missione per la nuova evangelizzazione di quattro capitali europee. Su cosa punterà Vienna?
“Certo quattro anni non basteranno per rievangelizzare le metropoli europee. Ma cerchiamo di iniziare un processo di ‘riscoperta’ della dimensione missionaria della chiesa. Per la ‘missione cittadina’ a Vienna ci sarà una strettissima collaborazione tra la comunità ‘Emmanuel’ e l’Azione cattolica dell’arcidiocesi. Cercheremo di coinvolgere le parrocchie e le varie realtà ecclesiali”.
Erich Leitenberger – Vienna¤