Dopo più di due settimane, la Santa Sede non ha avuto ancora nessuna spiegazione sui motivi per i quali il 19 aprile scorso è stato impedito a mons. Jerzy Mazur di rientrare in patria. A dare “delucidazioni” ai giornalisti sulla vicenda che ha coinvolto il vescovo della diocesi cattolica di S. Giuseppe a Irkutsk, in Siberia orientale, è stato il direttore della Sala stampa vaticana, Joaquin Navarro-Valls, che ricostruendo i fatti ha precisato: “La Santa Sede era subito intervenuta chiedendo spiegazioni al Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa sulle motivazioni che avessero indotto le autorità di frontiera a rifiutare l’ingresso al presule”. “Con sorpresa”, ha aggiunto Navarro, “si deve constatare che dopo più di due settimane non sono ancora giunte le informazioni richieste”. La vicenda del vescovo Mazur ha riaperto il dibattito sulle relazioni “diplomatiche” tra Russia e Santa Sede anche a seguito della recente “elevazione” a diocesi delle quattro amministrazioni apostoliche presenti nel territorio della Federazione Russa.