LA "VOCE" DEI VESCOVI E DEI GIOVANI SUL "FUTURO" DELL’EUROPA ” “

Anche se nella dichiarazione di Laeken non si fa “alcun riferimento” al ruolo delle religioni nel nostro Continente, “le Chiese e le confessioni religiose presenti in Europa non intendono venir meno al compito irrinunciabile di contribuire responsabilmente al futuro del continente europeo”. Lo ha detto mons. Faustino Sainz Munoz, nunzio apostolico presso la Comunità europea, intervenendo oggi al X Simposio dei vescovi europei, che si concluderà domani a Roma. Illustrando le varie tappe che hanno portato ai lavori per la Convenzione sulla futura costituzione europea, iniziati il 28 febbraio scorso a Bruxelles, Munoz ha informato che il Comece ha istituito un apposito gruppo sull’avvenire dell’Europa, presieduto da mons. Attilio Nicora, vice-presidente della Comece e delegato della Cei per le questioni giuridiche, che nel prossimo mese di giugno diffonderà “un primo documento sul contributo costruttivo e positivo al modello sociale europeo e sui ‘valori’ che si desidererebbe venir riconosciuti e attuati nell’Unione europea”. Tutto ciò, ha spiegato il relatore, per “migliorare la situazione attuale, che si limita a rispettare lo statuto che le Chiese e le confessioni religiose hanno nei Paesi membri”. Dal 9 al 12 luglio, inoltre, dovrebbe aver luogo la Convenzione dei giovani, nel corso della quale 210 giovani, dai 18 ai 25 anni, 6 per ciascun Paese (nominati dai rappresentanti dei governi e dei parlamenti nazionali), “saranno chiamati a partecipare attivamente al dibattito in corso sul futuro dell’Europa”. Di qui l’invito di Munoz ai giovani affinché intervengano, “come gruppi e come singoli”, alle diverse iniziative che li riguardano nell’ambito dei lavori della Convenzione, soprattutto “per far conoscere il pensiero ed i desideri dei giovani credenti cattolici”.