26 aprile" "

LE "UNITÀ PASTORALI", UNA NECESSITÀ E UNA SFIDA ” “

“Le unità pastorali sono ormai una necessità in molte Chiese europee a causa della crisi delle vocazioni sacerdotali. Ma rappresentano anche un’utile sfida a percorrere nuove strade per l’evangelizzazione, la catechesi, la valorizzazione dei laici nella comunità ecclesiale”, è l’opinione espressa da don Christian Schaller, presidente del Consiglio delle Commissioni presbiterali europee (Ccpe), intervenuto al X Simposio dei vescovi europei in corso a Roma. Il sacerdote ha illustrato l’esperienza delle “unità pastorali” che, in molte Chiese europee, riuniscono il territorio di più parrocchie servito da diversi sacerdoti che vivono in comunità. In Francia, in Svizzera, in Germania si tratta di una soluzione già molto diffusa: “Solo nella diocesi di Besançon – ha raccontato – in cinque anni si è passati da 600 a 50 parrocchie. Nella Svizzera tedesca la metà delle parrocchie è affidata ai laici; in Germania e Austria a molti giovani formati teologicamente è affidata la responsabilità della catechesi”. Tutto questo, ha sottolineato Schaller, “non è solo il frutto di una necessità legata all’invecchiamento e alla diminuzione del clero. E’ anche una sfida dal punto di vista psicologico, teologico e umano”. Psicologico, perché “molti fedeli, in presenza di un’unità pastorale, soprattutto in una zona rurale, non possono più avere le celebrazioni liturgiche nella chiesa sotto casa ma devono abituarsi a spostarsi per partecipare alla Messa”. Teologico, perché “si tratta di progredire nel mettere in pratica il Concilio Vaticano II, valorizzando e responsabilizzando sempre più i laici nella comunità ecclesiale”. Umano, perché le unità pastorali spesso comportano che “i sacerdoti vadano a vivere insieme, in comunità. E’ un’occasione di reciproco arricchimento, soprattutto tra le generazioni più anziane e quelle più giovani, ma porta con sé anche le difficoltà tipiche della convivenza”. Da questa situazione deriva inoltre un modo diverso di affrontare la pastorale giovanile: “In molte regioni d’Europa – ha detto don Schaller rivolto ai vescovi europei partecipanti al Simposio – non siamo in grado di garantire la necessaria presenza di sacerdoti accanto ai giovani, soprattutto nelle regioni rurali e nelle periferie”. Bisogna allora pensare – ha suggerito – a forme nuove di presenza e di animazione pastorale, con un maggiore contributo del laicato e una valorizzazione del ministero del diaconato permanente.