E’ una società secolarizzata quella scandinava, dove i giovani si “percepiscono come singoli in un mondo plasmato di valori non cristiani”, luogo dove i valori cristiani sono trasmessi nella maggior parte dalla Chiesa luterana.
Via dell’evangelizzazione è quella del lavoro giovanile all’interno delle comunità parrocchiali, “come nel caso del servizio dei chierichetti o del coro, dove c’è chi prende parte attiva alla liturgia”; utile anche il “contatto con i nuovi movimenti e con le comunità ecclesiali e la partecipazione ai grandi eventi, come la Gmg”.
La fede è trasmessa a molti giovani in ambito familiare ma queste forme tradizionali di religosità sono difficilmente rapportabili ai problemi della società moderna. Il lavoro su di loro inteso come “laboratorio di fede” va quindi riconvertito in un un approccio amichevole perché è stato rilevata l’insufficienza delle tradizionali attività del lavoro giovanile.
“Attenzione alla situazione del singolo, testimonianza di fede dei genitori, esperienza dell’incontro con i sacerdoti, ricerca di giustizia” sono gli elementi basilari perché i giovani possano sviluppare un proprio percorso di fede. Un ruolo importante riveste anche la “dimensione dell’incontro con Cristo attraverso i testi sacri e le esperienze di preghiera e il coraggio di una vita con Gesù, come i primi cristiani”, insieme all’esperienza dell’intera comunità della Chiesa, adulti e bambini insieme, in modo che Chiesa possa essere vissuta anche come luogo dell’amicizia.
“I giovani quindi non solo oggetto ma bensì soggetto di evangelizzazione”; chiamati a contribuire al dialogo all’interno della Chiesa, anche negli spazi ecumenici e interreligiosi o con non credenti.