” “Regno Unito: servizio nelle carceri

” “” “La criminalità minorile è un "problema cronico" per la società inglese. La Chiesa ” “cattolica è molto attiva nelle carceri ” “minorili





Targhette elettroniche da portare ventiquattro ore su ventiquattro, coprifuoco che proibiscono agli adolescenti di circolare dopo le nove, corsi speciali obbligatori per genitori di figli indisciplinati che sono stati arrestati per aver violato la legge. Con queste misure il Regno Unito fa i conti con un problema cronico e gravissimo della società inglese: la criminalità minorile.

Adolescenti a rischio. In un recente studio condotto dalla “Joseph Rowntree Foundation”, una fondazione che si occupa di studi sociali, quasi la metà degli studenti delle scuole superiori di Inghilterra, Scozia e Galles, giovani tra gli undici e i sedici anni, ha ammesso di aver violato la legge. Nel campione dei 14mila intervistati il 48,5% ha detto di aver commesso un crimine almeno una volta nella vita. Quasi uno ogni quattro giovani tra i quindici e i sedici anni ha riconosciuto di essere stato in possesso di un coltello o di un’altra arma nell’anno trascorso e uno su cinque di aver aggredito una persona con l’intenzione di ferirla in modo grave. Anche le statistiche sul consumo di alcol e di droga non sono più rassicuranti. Un quarto degli studenti tra i tredici e i quattordici anni ha detto di consumare cinque o più bicchieri di alcol alla volta quando esce con gli amici e, tra i quindicenni e i sedicenni, la percentuale sale alla metà. Sempre in questo gruppo di età, il 25% delle ragazze e il 30% dei ragazzi hanno dichiarato di avere fumato cannabis almeno una volta, mentre il 5% delle ragazze e il 9% dei ragazzi hanno ammesso di aver fatto uso di questa droga tre o più volte nel mese appena trascorso. Nello stesso gruppo il 4% delle ragazze e il 5% dei ragazzi hanno ammesso di avere usato l’ecstasy almeno una volta, il 2,5% delle ragazze e il 4% dei ragazzi di aver usato cocaina e l’1% delle ragazze e il 2% dei ragazzi di aver fatto uso di eroina.

Una proposta di riforma. E’ di questi giorni la proposta del Ministro degli Interni, David Blunkett, di tenere agli arresti centinaia di adolescenti criminali dai dodici ai quindici anni in attesa di processo. Fino ad oggi la legge consentiva ai giovani criminali con meno di sedici anni di essere trattenuti a disposizione della legge soltanto se avevano commesso un crimine molto grave che comportasse una pena di almeno quattordici anni di carcere. Una modifica molto significativa che segnala quanto la società inglese sia preoccupata per il problema della criminalità minorile.

Il “servizio cattolico per i giovani”. “Il lavoro della Chiesa cattolica per gli adolescenti a rischio è molto rilevante nelle prigioni”, spiega Helen Bardy, del “Catholic Youth Service”, l’organizzazione della Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles che si occupa di giovani. “Sono i cappellani nelle carceri, a seguire gli adolescenti che hanno violato la legge”. Ma esistono anche altri due progetti diretti ai giovani, il progetto “Zaccheo” e il progetto “Bartimeo” nel nord dell’Inghilterra, diretti a giovani che sono stati esclusi dalle scuole o a giovani a rischio, con problemi di disciplina. I due progetti si occupano delle loro abilità sociali e di migliorarne le prestazioni accademiche e il comportamento. I giovani imparano attività come andare in barca, vivono eventi comuni di natura sociale e fanno corsi di “anger management”, per imparare a controllare la rabbia e “per cercare di capire che cosa fa perdere loro il controllo”. “Sono corsi organizzati insieme alle scuole – spiega Helen Bardy – che non interferiscono con l’orario scolastico. Un altro progetto simile si chiama ‘Zero Plus’ ed è organizzato dal Paul Trust. Il ‘Catholic Youth Services’ svolge invece un lavoro di sostegno per le diocesi, in collaborazione con i giovani. Informa i vescovi del lavoro compiuto e porta avanti progetti nazionali accanto a quelli europei”.