Aids: gemellaggi tra ospedali del Nord e del Sud” “

Un progetto mirato ad avviare gemellaggi tra ospedali italiani, francesi, spagnoli, lussemburghesi e dei Paesi in via di sviluppo più colpiti dall’epidemia di Aids, dove in alcuni casi l’infezione da Hiv raggiunge e supera il 30% della popolazione. È l’obiettivo della “rete internazionale di solidarietà terapeutica ospedaliera contro l’Aids”, collaborazione interministeriale sancita nei giorni scorsi a Roma dai ministri della salute di Italia, Francia e Spagna, Girolamo Sirchia, Bernard Kouchner e Celia Villalobos Talero, e il ministro della cooperazione e dell’azione umanitaria del Lussemburgo, Charles Goerens. Ai 4 Paesi dell’Unione europea si è affiancato anche il Portogallo e si aggiungeranno Svizzera e Stati Uniti, Belgio e Norvegia. “Non è un’azione ‘neocolonialista’ medica”, ha tenuto a precisare il francese Kouchner, mentre il ministro Sirchia ha evidenziato “lo scambio di tecnologie avanzate”. Tra le priorità, la formazione del personale sanitario locale, da realizzare sul posto e presso le strutture europee. La selezione degli ospedali e la scelta dei Paesi beneficiari spetta a ciascun Governo. Nel mondo a dicembre del 2001 si stimavano 40 milioni di persone sieropositive e malate di Aids (tra cui 17,6 milioni di donne e 2,7 milioni ragazzi minori di 15 anni). La Francia ha stanziato 9 milioni di euro per progetti di partenariato in Senegal, Burkina Faso, Marocco, Cambogia, Mali; la Spagna è impegnata in molti Paesi dell’America Latina, mentre il Lussemburgo finanzierà in un triennio due progetti in Rwanda con 11 milioni di euro. Sono tutti africani i 15 Paesi beneficiari degli interventi italiani, da avviare in ospedali pubblici oppure collegati a ordini religiosi, fondazioni, ong e organizzazioni internazionali.