La nuova legge mira a regolarizzare i flussi, ma non mette limiti numerici, adoperando piuttosto il criterio di far entrare stranieri extracomunitari quando non ci siano tedeschi o europei che vogliano occupare dei precisi posti di lavoro. La preferenza viene data alla manodopera specializzata, che potrà godere di permessi di soggiorno illimitato ed entrare grazie ad un sistema di punti, dove si combineranno l’età, la qualificazione professionale, la conoscenza della lingua tedesca. Diversa la situazione per i lavoratori generici che potranno avere soltanto permessi temporanei. Chi è perseguitato o subisce discriminazioni di natura sessuale, potrà vedere riconosciuto, per motivi umanitari, il proprio stato di profugo secondo quanto previsto dalla Convenzione di Ginevra e godere di permesso di soggiorno. Punto controverso è quello del ricongiungimento familiare per cui è stata abbassata da 14 a 12 anni l’età per il ricongiungimento automatico con i figli senza bisogno di permesso di lavoro, mentre le chiese e le organizzazioni umanitarie avevano richiesto l’innalzamento fino a 18 anni.