germania

” “Polemiche sull’immigrazione

” “Approvata, tra le polemiche, la nuova legge tedesca sull’immigrazione. Su di essa pende già un ricorso alla Corte costituzionale” “” “

Una discussa maggioranza della coalizione di governo (SPD-Verdi) ha approvato il 22 marzo al Bundesrat di Berlino – la Camera alta delle regioni – la nuova legge sull’immigrazione (cfr. SirEuropa n.9/2002), che dovrebbe ora passare al Presidente Federale Johannes Rau per la ratifica. Edmund Stoiber, esponente dell’opposizione (CSU) candidato alle elezioni a Cancelliere, ha annunciato ricorso alla Consulta. Il presidente della Caritas tedesca, Hellmut Puschmann ha auspicato che “l’emigrazione e l’integrazione non siano strumentalizzate per la competizione elettorale”. Abbiamo raccolto il parere di Corinna Sandersfeld , giurista presso il Servizio accoglienza rifugiati dei gesuiti a Berlino.

La legge è “un’occasione storica” come ha osservato il Cancelliere Schröder?
“La vera occasione storica sono stati sia il dibattito seguito al ‘rapporto Süssmuth’, che nel luglio scorso ha fornito una fotografia dell’immigrazione nel Paese, sia le proposte di legge che ne sono seguite. Purtroppo la legge approvata ha tenuto solo parzialmente conto dei suggerimenti emersi del rapporto. Tuttavia questa nuova legge può comunque rappresentare un punto di partenza”.

Dopo aver analizzato la nuova normativa, a quali conclusioni siete arrivati?
“Abbiamo cercato di capire se viene favorita l’immigrazione o se ne stabilisca semplicemente il flusso e se la procedura dell’immigrazione venga regolata, anche su basi diverse dal lavoro. Al riguardo abbiamo rilevato che la procedura della richiesta di asilo migliora significativamente e che la persecuzione da parte di un Governo costituisce ora motivo valido per tale diritto e per ottenere il permesso di soggiorno. Altri cambiamenti positivi introdotti dalla nuova legge sono quelli a favore degli immigrati illegali e altri casi particolari, quali persone malate o che vivono in Germania da lungo tempo, che potrebbero ora ottenere un permesso di soggiorno non per motivi di lavoro. Allo stesso tempo, abbiamo rilevato molti aspetti discutibili nella nuova normativa”.
Quali, ad esempio?
“Anzitutto i criteri di espulsione rimangono invariati, inoltre risulta controverso l’aspetto relativo alle politiche dell’integrazione degli immigrati; la legge ha fatto dei passi in avanti, tuttavia il nostro giudizio su questo rimane di prudenza perché bisogna fare ancora molta strada”.
Per gli immigrati cosa cambierà?
“Tutto dipende dal mercato del lavoro; non si può certo sperare che tutto d’un tratto chiunque faccia richiesta otterrà un permesso per lavoro.”
Patrizia Collesi