Svizzera: solidarietà ai cristiani della Terra Santa” “

Un grido di solidarietà alle comunità cristiane che vivono in Terra Santa. E’ stato lanciato dai vescovi della Svizzera nel comunicato finale diffuso al termine della loro Assemblea ordinaria che si è riunita dal 4 al 6 marzo. I vescovi sono stati aggiornati sulla situazione in Medio Oriente da mons. Pierre Bürcher, a ritorno da un viaggio fatto insieme ad altri vescovi e su invito delle Chiese locali a Gerusalemme. “Si tratta – scrivono i vescovi – di riconoscere che la presenza stessa delle comunità cristiane nella regione è minacciata dalla gravità del conflitto attuale e dalla devastazione economica che questa situazione determina. Ora, quando una Chiesa è in pericolo, tutta la Chiesa ne è coinvolta“.
I vescovi svizzeri incoraggiano “tutti i tentativi di pace che possono essere intrapresi, a tutti i livelli”. “Nessuno – aggiungono – può né deve restare insensibile di fronte all’ingiustizia che il popolo palestinese subisce a causa dell’occupazione, in totale contraddizione con le risoluzioni dell’Onu. L’ingranaggio del terrorismo non fa che aggravare la situazione. La risoluzione del conflitto passa solo attraverso un riconoscimento del diritto all’esistenza dei due Stati, palestinese ed israeliano”. Nel comunicato, l’episcopato svizzero annuncia che le offerte che saranno raccolte il Venerdì santo, saranno devolute alla popolazione della Terra Santa. Nel corso dell’Assemblea, i vescovi hanno anche affrontato la questione dell’aborto in vista delle elezioni del 2 giugno. Nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Berna il 16 aprile, i vescovi presenteranno con chiarezza la loro posizione. Intanto, il “gruppo di lavoro bio-etico” creato recentemente è stato unito alla Commissione teologica della Conferenza episcopale. Questo gruppo ha il compito di seguire l’evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia e di “elaborare prese di posizioni”.