” “Quotidiani e periodici


E’ necessario ascoltare la gente affinché l’Ue abbia una Costituzione comprensibile“: è il suggerimento di I. Méndez di Vigo, membro del Presidium della Convenzione per il futuro dell’Europa. Sul quotidiano spagnolo ABC del 28/2 Méndez di Vigo afferma che bisogna rivedere il meccanismo decisionale, perché il “ vecchio metodo diplomatico è arrivato alla fine“.
Il processo di riforme dell’Unione europea per La Vanguardia del 1/3 è “u n processo appassionante“. Ora “ c`è l’opportunità di rendere più democratico, trasparente ed efficace un insieme di strutture che al cittadino europeo normale sembrano abbastanza incomprensibili ed astruse“. Sul settimanale cattolico Alfa ed Omega il cardinale Antonio-Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, ricorda le radici cristiane dell’Europa: “ Sarebbe un errore ignorare, evitare ed ostacolare l’apporto dei cristiani nella costruzione della vera Europa dello spirito. E sarebbe anche straordinariamente preoccupante la pretesa relativistica che cerca di imporre la sua visione frammentaria della cultura europea mediante la teoria di un indifferenziato multiculturalismo.

L’aggravarsi del conflitto mediorientale, con la tragica “escalation” di morti, violenze, attentati e attacchi militari, monopolizza l’attenzione dei principali quotidiani internazionali. “Un nuovo ciclo di violenze fa decine di morti in Israele”, titola Le Monde del 5/3. “Costretti all’odio”, è il titolo dell’editoriale firmato da Dominique Quinio su La Croix ( 4/3): “Da mesi – si legge nell’articolo – , quando inizia una nuova tappa del conflitto israelo-palestinese, l’analisi si scontra con il ciclo fatale attentati-rappresaglie. La vendetta si nutre di vendetta, materia prima apparentemente inesauribile. Chi ha cominciato, questa volta ancora? Il kamikaze israeliano che giovedì ha fatto esplodere la bomba davanti ad un posto di blocco in Cisgiordania; l’esercito israeliano che ha accerchiato e attaccato i campi di rifugiati? (…). E’ così lontana, oggi, la guerra totale che Ariel Sharon pretende di evitare al suo popolo, quando in uno stesso giorno diversi suoi soldati sono stati uccisi ad un posto di blocco militare e numerosi civili in un quartiere ultra-ortodosso di Gerusalemme? Si è così lontani dalla guerra totale quando, nei campi dei profughi palestinesi, vengono uccisi attivisti ma anche semplici abitanti?”. “La battaglia arabo-israeliana ha raggiunto un ‘punto di non ritorno'”, sentenzia l’ Herald Tribune del 6/3. Perfino dopo giorni di attacchi frontali mortali, osservano Lee Hockstader e Daniel Williams, “ci sono stati chiari segnali che entrambe le parti erano pronte a combattimenti ancora più intensi”.

La nuova legge sull’immigrazione come banco di prova per le prossime elezioni al cancellierato è all’attenzione della stampa tedesca in questi giorni. Così nell’articolo “La prova generale” comparso sul settimanale Spiegel del 4/3 a firma di Stefan Berg, Petra Bornhöft, Horand Knaup, Sven Röbel, Christoph Schulte Gabor Steingart, si legge che “ Schröder vuole presentarsi un’altra volta ancora come Cancelliere-tuttofare, che fa accettare per forza anche questa legge… tutto deve andare avanti in maniera moderna e umana: tanto per l’immigrazione, quanto per il mercato del lavoro che per la Germania in generale. Schröder vuole attirare a sé il centro borghese“. Diverso invece “ il messaggio di Stoiber, che è diretto alle truppe scelte conservatrici, che si augurano un’andatura più rigida: nella politica sull’immigrazione, sulla disoccupazione, per la Germania in generale“; perciò, sostengono gli autori dell’articolo “ un trionfo nella votazione del 22 marzo costituirebbe il segnale per l’elettorato, che in Germania si governa ancora e che si continuerà a riformare“.
Stesso tema anche per il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung del 4/3 dove, nel commento di Johannes Leithäuser dal titolo “ Panzer storico contro valori da sondaggio” si legge: “ quando nei dibattiti al Bundestag i valori dei sondaggi d’opinione vengono citati più spesso del dei contenuti di una proposta legge vuol dire che è iniziata la battaglia elettorale“.