otto marzo" "

La "lobby delle donne"” “

” “"Le pari opportunità devono essere ” “considerate un diritto fondamentale e come tale inserite nel nuovo Trattato", afferma Fiona Mc Phail, segretario della "Lobby europea delle donne"” “” “

In vista dell’8 marzo facciamo il punto sulla politica comunitaria in materia di pari opportunità con Fiona Mc Phail , segretario generale della “Lobby Europea delle Donne”, la più grande coalizione di organizzazioni di donne in Europa, fondata nel 1990 e composta da oltre 3000 organismi dei quindici Stati membri.

Qual è l’attuale situazione della parità tra uomo e donna in Europa?
“C’è senz’altro ancora molta strada da fare: una donna su cinque nell’Unione Europea subisce violenza dagli uomini; le donne che vivono al di sotto della soglia di povertà sono più degli uomini; 83 donne su 100 percepiscono, a parità di lavoro, uno stipendio inferiore e le donne occupano la maggioranza dei posti meno retribuiti, part-time oppure meno specializzati. Anche a livello di protezione sociale ed assistenza sanitaria, molte donne ne beneficiano unicamente in quanto coniugate”.
Quali i possibili sviluppi futuri?
“L’unica soluzione consiste nel rafforzare gli strumenti giuridici esistenti. A giugno dovrebbe entrare in vigore la nuova direttiva sulla parità di trattamento nell’occupazione, la formazione professionale, la promozione e le condizioni generali di lavoro, attualmente in fase di preparazione. Ma c’è bisogno di regolamentazione anche per quanto concerne l’istruzione, la salute, il mainstreaming (ovvero l’integrazione delle pari opportunità in tutte le politiche comunitarie). Le pari opportunità devono essere considerate un diritto fondamentale, e come tale inserite nel nuovo Trattato”.
Quali sono i principali obiettivi dell’attività futura della “Lobby Europea delle Donne”?
“Vi è la necessità di un cambiamento radicale di approccio, anche per legiferare in merito alla violenza sulle donne, alla tratta, alla prostituzione. La Lobby europea delle Donne si impegnerà anche sul versante della conciliazione della vita familiare con il lavoro femminile, che è forse l’area più significativa che coinvolge anche la sensibilità degli uomini”.