La Commissione Europea ha proposto settimana scorsa un piano d’azione volto ad accorciare i tempi comunitari per il passaggio alla sesta versione del protocollo Internet (IPv6): il protocollo introduce una nuova tecnologia informatica che renderà praticamente illimitato il numero di indirizzi Internet e favorirà lo sviluppo della telefonia mobile di terza generazione (3G). Secondo le previsioni dell’Esecutivo, se l’attuale sistema in vigore dagli anni settanta non sarà rapidamente riformato, il rischio di saturazione dello spazio di indirizzi Internet disponibili diventerà realtà già nel 2005. Il Protocollo IPv4 “non è oggi sufficiente per garantire che ogni abitante del pianeta possegga un proprio indirizzo Internet”, ha affermato un portavoce della Commissione. La questione è accentuata dalla ripartizione diseguale dei siti a livello mondiale, tre quarti dei quali appartengono al Nord America: a titolo esemplificativo, la Commissione ha ricordato che “le Università americane Stanford e MIT posseggono ciascuna più siti dell’intera Cina”.
G.A.G.