ambiente" "
” “I delegati delle ” “conferenze episcopali europee si riuniranno a Venezia per discutere ” “di lavoro e rispetto” ” del creato” “” “
Si terrà in Italia, a Venezia, dal 23 al 26 maggio 2002, la quarta consultazione delle Conferenze episcopali europee sulla responsabilità per il creato organizzata dal Ccee, il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa. Il tema scelto per l’incontro di quest’anno è “Lavoro e responsabilità per il creato. Lo sviluppo sostenibile esige una nuova visione del lavoro”: se ne è discusso nei giorni scorsi, sempre a Venezia, nel corso di una riunione del gruppo di lavoro sull’ambiente del Ccee. Nel 1999 i delegati delle Conferenze episcopali europee incaricati della pastorale per i temi della salvaguardia del creato si erano ritrovati a Celje (Slovenia) per discutere dei fondamenti teologici ed etici dell’impegno ecologico delle Chiese; nel 2000 a Bad Honnef (Germania) la spiritualità della creazione e le politiche ambientali; nel 2001, in Slovacchia, il tema di fondo è stato “Stili di vita cristiani e sviluppo sostenibile”. L’obiettivo di questi incontri è creare uno spazio di confronto tra le Conferenze episcopali sulla salvaguardia del creato. I partecipanti sono delegati delle 34 Conferenze episcopali europee, vescovi ed esperti, insieme ad alcuni ospiti di organismi europei internazionali che si occupano in modo specifico di questi temi (il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, la Commissione degli episcopati dell’Unione Europea, la Rete ecumenica europea per l’ambiente, organismi europei dei religiosi, laici…).
La “sostenibilità” del lavoro. La riflessione sulla “sostenibilità” continuerà quest’anno sotto l’angolatura della dimensione economica e del lavoro. Nelle conclusioni dell’ultimo incontro si diceva infatti che “la sostenibilità esige un legame tra lotta globale alla povertà, compatibilità ecologica ed efficienza economica nello sviluppo sociale”: la soluzione della crisi ecologica può nascere solo in una prospettiva più ampia, affrontando insieme il problema della lotta alla povertà (molti paesi altamente indebitati si vedono costretti a distruggere i propri patrimoni di risorse naturali), dell’efficienza economica nello sviluppo sociale (problemi come la disoccupazione impediscono in molti paesi d’Europa di occuparsi delle questioni riguardanti il futuro) e della compatibilità ecologica (che implica la ricerca e l’innovazione per un utilizzo sobrio delle risorse, la creazione di incentivi economici e condizioni quadro per uno sviluppo ecologicamente sostenibile, la ricerca di un riequilibrio dei processi di globalizzazione, il contenimento degli sprechi). Il percorso proposto per i giorni veneziani si aprirà con una riflessione sul senso cristiano del lavoro (P. Philipp Schmitz Pontificia Università Gregoriana), quindi ci si interrogherà se l’economia ispirata al principio della sostenibilità sia una possibile soluzione anche per i problemi della disoccupazione (Ignazio Musu, Italia); si concluderà con una riflessione sul senso cristiano del tempo (mons. Peter Henrici, Svizzera).
L’impegno delle Chiese. Parte integrante dell’incontro sarà un momento dedicato al contributo delle Chiese d’Europa alla conferenza “Rio+10” (Johannesburg, settembre 2002): si prevede una presentazione di alcuni impegni che le Chiese si sono assunte attraverso i loro organismi rappresentativi. Ci sarà poi un momento di dibattito pubblico su “Lavoro e salute” prendendo come punto di riferimento il caso di Venezia Porto Marghera e la vicenda di Chernobyl. Non mancherà nemmeno quest’anno il tempo perché i partecipanti “raccontino” che cosa sta avvenendo a livello delle Conferenze episcopali per la salvaguardia del creato. Nel giro di pochi anni, infatti, è molto cresciuta a livello di Chiesa cattolica la sensibilità su questi temi: in molti episcopati sono stati organizzati uffici di riferimento (Belgio, Slovacchia… ) sono state scritte lettere pastorali (Francia, Belgio, Italia…), ci si è interrogati su come le Chiese possano essere più attive nei processi politico-sociali per la salvaguardia del creato. Sono sempre più numerose le esperienze avviate in questo ambito, spesso da realtà cristiane laicali: banche etiche, commercio equo e solidale, bilanci di giustizia, Agenda 21, economia di comunione… sono solo alcuni degli esempi possibili. L’incontro italiano è organizzato dal CCEE in stretta collaborazione con l’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro della Conferenza episcopale italiana e la Fondazione Lanza di Padova che da anni porta avanti una riflessione etico-filosofica sui temi ambientali.