Francia: l’embrione come un oggetto” “” “

Il Parlamento francese discute il progetto ” “di legge relativo alla bioetica. Sì agli ” “esperimenti su embrioni


L’Assemblea nazionale francese ha approvato la ricerca sugli embrioni in soprannumero ma ha vietato la clonazione a fini terapeutici. Questo è il risultato della revisione del progetto di legge sulla bioetica del 1994. Per quanto riguarda la clonazione, i deputati si sono opposti a quella terapeutica perché temono una deviazione verso la clonazione riproduttiva. Abbiamo chiesto a padre Patrick Verspieren , direttore del dipartimento di etica biomedica del Centro Sèvres-Facoltà gesuitiche di Parigi e redattore alla rivista “Etudes”, di analizzare gli esiti della discussione parlamentare.

Come valuta questa prima fase del dibattito parlamentare sulla bioetica?
“I deputati hanno accettato che l’embrione sia utilizzato e gettato, dunque trattato come un oggetto. Non è considerato come appartenente all’umanità! Si tratta di un cambiamento radicale, di una rottura della continuità tra l’embrione, il bambino e l’adulto. E arrivare al punto di mancare di rispetto nei confronti dell’essere umano fin dai suoi primi istanti di vita può solo avere delle ripercussioni anche al termine della sua esistenza. La ‘reificazione’ dell’embrione umano, le cui capacità non sono ancora note, può solo ridurre l’obbligo del rispetto dell’uomo che ha perso queste stesse capacità!”
C’è il rischio che si apra la porta alla clonazione, prima terapeutica e poi riproduttiva?
“Alla fine del 2000, il governo aveva seriamente preso in considerazione la possibilità di consentire la creazione di embrioni tramite clonazione, con la tecnica del trasferimento nucleare: si tratta di introdurre nell’ovulo di una donna il nucleo proveniente da una cellula di bambino o di adulto. L’obiettivo era ‘terapeutico’. Alcuni scienziati speravano di ottenere cellule che avrebbero avuto lo stesso genoma di una persona malata, per realizzare trapianti che non avrebbero provocato rigetto. Dopo un parere negativo da parte del Consiglio di Stato, tuttavia, il governo ha rinunciato, almeno per adesso, a proporre la legalizzazione della clonazione terapeutica. E i deputati hanno respinto un emendamento che l’avrebbe autorizzata”.
Per quali ragioni?
“Sul piano medico, l’interesse per la clonazione terapeutica è ormai contestato da certi scienziati. Inoltre è stata avanzata anche un’altra motivazione al riguardo, di ordine giuridico ed etico: sviluppare la clonazione terapeutica potrebbe facilitare la clonazione riproduttiva, che è disapprovata dalla quasi totalità della società francese”.