La partecipazione italiana all’incontro di preghiera di Assisi è stata preceduta dalle parole del card. Camillo Ruini, presidente della Cei che nella prolusione al Consiglio episcopale permanente del 21 gennaio, aveva detto: “Ci recheremo ad Assisi e pregheremo per la pace, per la giustizia, per ottenere il perdono di Dio e per diventare a nostra volta più capaci di perdonare. Pregheremo anche per la libertà, specialmente quella religiosa… Essa è il contrario del sincretismo, è piuttosto la via sulla quale ogni religione è chiamata ad avanzare, se vuole contribuire alla pace e all’amicizia dei popoli”. “ La nostra umile preghiera ha proseguito Ruini sarà avvalorata dalla potente intercessione di coloro che, anche nel corso dell’anno appena terminato, sono stati uccisi per la loro fedeltà a Cristo e all’uomo: sono ben 33 quelli accertati, tra i quali sei italiani”.
Ad Assisi la Cei ha promosso un incontro giovanile iniziato il 23 gennaio, nella Basilica di S. Maria degli Angeli, dove dalle 21 alle 23 è stata celebrata una veglia di preghiera preparata dalla diocesi di Assisi, dall’Ufficio liturgico nazionale e dai Frati minori della Porziuncola, sotto la presidenza di mons. Sergio Goretti, vescovo di Assisi e presidente della Conferenza episcopale umbra. La veglia è proseguita anche durante la notte con diversi collegamenti audio con altre Chiese d’Italia, d’Europa e del mondo. La veglia notturna, animata da padre Alberto Ferretti, del Centro “Giovanni Paolo II” di Loreto e preparata da numerose associazioni e movimenti ecclesiali, ha visto la presenza di numerosi giovani appartenenti a chiese e confessioni non cattoliche. I giovani hanno, infine potuto seguire il 24 gennaio, in diretta tramite maxischermi, tutte le fasi dell’incontro di preghiera del Papa e dei rappresentanti delle religioni.