“Spagna e Ue non mantengono gli impegni in materia di cooperazione”: la denuncia viene dal Coordinamento delle organizzazioni non governative per lo sviluppo della Spagna (Congde), che in occasione dell’inizio della presidenza spagnola dell’Ue (1° gennaio 2002) ha diffuso un documento nel quale denuncia la diminuzione dell’aiuto europeo destinato ai Paesi del Sud del mondo. Le Ong spagnole ricordano che “la media dell’aiuto ufficiale allo sviluppo da parte dell’Ue è dello 0,33% del Pil (Prodotto interno lordo), superiore allo 0,22% della Spagna” (la percentuale più bassa degli ultimi dieci anni) ma ancora lontano dallo 0,7% del Pil richiesto dalle Nazioni Unite. Le Ong spagnole ribadiscono che l’obiettivo prioritario della cooperazione deve essere la lotta contro la povertà, attraverso un aiuto centrato sull’educazione e la sanità, in grado di garantire uno sviluppo sostenibile compatibile con la creazione di ricchezza e la protezione dell’ecosistema. “L’Unione europea affermano deve concentrare i suoi sforzi per garantire un contesto politico, sociale ed economico favorevole allo sradicamento della povertà, che è alle origini dei conflitti, e per la pace duratura tra i popoli”. La Congde propone che la presidenza spagnola potenzi gli strumenti “affinché nel 2010 si raggiunga l’obiettivo dello 0,7% del Pil da parte di tutti gli Stati membri”, come deciso durante il vertice comunitario dello scorso novembre. Chiede inoltre alla presidenza spagnola di “assicurare un politica estera comune coerente” e di “promuovere la ratifica, da parte di tutti gli Stati membri, dello statuto del tribunale penale internazionale”.