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Euro: elemosine a rischio?” “

Il passaggio dal franco all’euro solleva un problema che non è sfuggito a Magnificat, un’agenzia francese di consulenza per la comunicazione interamente a servizio della Chiesa, specializzata nella richiesta di fondi, nel marketing diretto e varie attività connesse. Con il passaggio all’euro, in Francia la colletta domenicale delle questue rischia di trovarsi seriamente ridotta, osservano gli specialisti di Magnificat. I francesi avevano l’abitudine di dare una moneta da 10F e avrebbero trasferito il loro gesto sulla moneta da un euro. Ma “dando solo un euro, dareste solo 6,56F! Ossia una diminuzione della vostra donazione del 34%. A livello di diocesi, rappresentano vari milioni di franchi di mancato profitto” ha avvertito l’agenzia Magnificat con una campagna fatta di manifesti ed opuscoli. Al momento, 60 diocesi hanno ordinato manifesti ed opuscoli, con tavole di conversione e l’invito a fare di questo passaggio monetario “un’opportunità per la Chiesa”. Alcune parrocchie hanno ordinato direttamente questo materiale. Gli opuscoli hanno avuto una tiratura di 1,4 milioni di esemplari. Un progetto di ristampa è in corso. L’informazione è stata ampiamente ripresa dai mass media.

In Austria, invece, l’avvento dell’euro favorisce le elemosine
, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Kathpress. Secondo una mini inchiesta condotta dall’agenzia durante il periodo delle festività natalizie e all’inizio dell’anno, le elemosina e le offerte da parte dei fedeli austriaci sono ancora prevalentemente in scellini. Probabilmente perché i fedeli si servono dell’offerta domenicale per smaltire le scorte dei vecchi spiccioli. Sia a Vienna che a Graz i parroci evidenziano l’uso della vecchia divisa anche per altri tipici gesti di devozione come l’accensione di candele votive. Fanno eccezione le comunità rette da Francescani che, curiosamente, segnalano un maggior uso della moneta europea e anche le prime donazioni in banconote. “Già durante la messa di Natale i fedeli hanno fatto offerte in euro – ha spiegato padre Emmeran Stacheder della storica chiesa dei francescani di Salisburgo – ma abbiamo trovato nelle cassette anche molte altre monete straniere”.