Obiettivi principali della Politica Agricola Comune (PAC) sono l’incremento della produttività agricola; il conseguimento di livelli di vita soddisfacenti per i lavoratori impiegati nell’agricoltura, la stabilizzazione dei mercati; il raggiungimento dell’autosufficienza agricola in Europa; la disponibilità di prodotti agricoli a prezzo ragionevole per il consumatore. Nel gennaio del 1962, il Consiglio adottò i primi quattro regolamenti di disciplina del mercato comune in agricoltura, il primo regolamento finanziario ed il primo regolamento sulla concorrenza nel settore. L’eccessiva spesa comunitaria per il sostegno e il finanziamento della PAC condusse alla prima riforma nel 1984: datano da allora le “quote” per il latte e per la carne, le disposizioni per la “messa a riposo” dei terreni e il programma per il pensionamento anticipato degli agricoltori. Tutte misure per diminuire la produzione garantendo livelli di reddito soddisfacenti. La seconda riforma del 1992 si concentrò sui processi produttivi “verdi”, sul rimboschimento e sull’agricoltura biologica. In previsione dell’imminente allargamento ad Est dell’Unione Europea, il documento “Agenda 2000” adottato a Berlino nel 1999, ha fissato i tetti massimi di spesa fino al 2007.