"Carta di Subiaco": un contributo alla costituzione europea


“Il rispetto della verità storica non può far tacere il particolare influsso esercitato dalla fede cristiana per la definizione del profilo culturale e spirituale dei popoli d’Europa” E’ quanto si legge nella “Carta di Subiaco”, redatta dalla Fondazione “Vita e famiglia” di Subiaco (Roma), sede di due importanti monasteri benedettini, San Benedetto e Santa Scolastica, centri di irradiazione monastica per l’Europa intera. La Carta, che vuole essere un contributo ai lavori della Convenzione e che è stata presentata nell’abbazia di Santa Scolastica, il 29 novembre, in occasione della II° edizione del premio “San Benedetto – patrono d’Europa”, ricorda che “la religione cristiana ha impresso nella coscienza collettiva europea alcuni valori fondamentali per l’intera umanità. Nell’opera evangelizzatrice dell’Europa, che innegabilmente è stata anche opera di civilizzazione, san Benedetto e il monachesimo hanno giocato un ruolo di primo piano. La figura di San Benedetto lega l’antichità classica con il medioevo e per questo è stato definito l’ultimo romano ed il primo europeo”. “Proprio questa straordinaria capacità di sintesi – si legge ancora – tra fede religiosa e ragione, tra lavoro e contemplazione, ha saputo dar vita ad un sapiente umanesimo capace di costituire per secoli il collante degli uomini e del popolo d’Europa”. “Noi pensiamo – conclude il documento – che questa tradizione umanistica non abbia esaurito la sua fecondità e possa dire molto anche all’Europa del terzo millennio che si va costruendo”.