L’entrata di Malta nell’Unione Europea è ben accolta a patto però che non abbia “alcun effetto sull’eredità dei valori cristiani del nostro popolo”. E’ la raccomandazione dei vescovi maltesi che a questo argomento hanno dedicato una dichiarazione ed una lettera pastorale dal titolo “L’eredità maltese dei valori cristiani”. La decisione di aderire all’Unione Europea è stata frutto di un lungo dibattito nel paese. Lo nota anche la Commissione Europea incaricata a redigere, in vista del vertice di Copenaghen, la relazione sullo “stato di salute” di ciascun paese candidato. “Malta si legge dovrà prepararsi ad aderire all’UE in modo diverso dagli altri paesi candidati, anche a causa della sua precedente decisione di bloccare la candidatura per due anni. Questa interruzione dei preparativi per l’adesione, infatti, ha fatto sì che le autorità maltesi avessero meno dimestichezza” con i parametri europei e “si impegnassero meno per colmare il divario tra la legislazione maltese” e quella europea.
Nel corso del dibattito, i vescovi hanno sempre esortato la comunità politica e civile del paese “a non considerare i propri interessi particolari ma il bene comune del popolo”. Ed aggiungono: “Vogliamo ribadire che è essenziale non permettere ai soli fattori economici e politici di determinare la posizione del nostro paese nei negoziati. Il processo deve rispettare i valori umani e cristiani di Malta, perché sia garantito un posto primario all’eredità etica e spirituale del nostro Paese. Ricordiamo come prioritario il rispetto per i diritti fondamentali dell’uomo e in particolare il rispetto della vita, dal suo concepimento alla morte, la giustizia sociale, la solidarietà, la protezione dei diritti, la sicurezza dei lavoratori. L’eredità maltese dei valori cristiani è ancora essenzialmente forte. La stessa cosa, però, non può essere detta per l’Europa”. I vescovi ricordano quanto il Papa aveva affermato nel maggio del 2001, durante la visita pastorale nell’isola: “Caratterizzata dalla sua posizione in Europa e nel bacino del Mediterraneo affermò il pontefice – Malta è erede di una tradizione culturale ricca e singolare, al centro della quale troviamo l’umanesimo del Vangelo. In un mondo che anela a una luce sicura che orienti le trasformazioni che vive, avete un’eredità spirituale e morale” da “offrire alla nuova epoca storica che sta emergendo in modo lento ma sicuro”.