Caritas Europa interviene in merito alla vicenda degli 80 richiedenti asilo politico del Kurdistan e dell’Afghanistan che si sono rifugiati per alcuni giorni nella chiesa di San Pietro e San Paolo a Calais, in Francia: l’organismo ecclesiale europeo esprime solidarietà con i “rifugiati nelle chiese” e chiede modifiche alla Convenzione di Dublino che regolamenta la materia. Queste alcune richieste: “Solo gli Stati dove la domanda di asilo viene inoltrata, e non i Paesi di primo contatto, siano responsabili di ricevere e decidere sull’applicazione dell’asilo. In questo modo le procedure sarebbero più brevi e le responsabilità ugualmente distribuite”. Inoltre, consiglia Caritas Europa, “le richieste di persone appartenenti alla stessa famiglia dovrebbero essere esaminate nel medesimo Paese”. Caritas Europa lamenta anche la mancanza di una armonizzazione, a livello europeo, delle legislazioni sul diritto d’asilo: in alcuni Paesi i richiedenti ricevono cure sociali di base, in altri sono ridotte al minimo. In Europa sono 335.400 i richiedenti asilo politico.