“Oggi una guerra in Iraq rischierebbe non solo di colpire un popolo che già porta su di sé il peso dell’embargo, ma anche di destabilizzare l’intero Medio-Oriente ed alimentare il terrorismo internazionale. Teniamo anche presente che il conflitto non avrebbe sicuramente solo motivazioni onorevoli, bensì interessi economici temibili, come la presa di possesso dei pozzi petroliferi”. Lo ha detto mons. Jean-Pierre Ricard, presidente della conferenze episcopale, in una conferenza stampa che si è svolta a margine dell’assemblea episcopale di Lourdes (3-9 novembre). “Una guerra ha aggiunto – sarebbe accettabile se i risultati previsti giustificassero veramente tale intervento”. Durante l’assemblea si è accennato anche dell’eventuale allargamento dell’Europa alla Turchia, alla luce delle implicazioni che può comportare nel dialogo islamo-cristiano.