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” “L’ultima sessione ” “plenaria della Convenzione europea ha deciso la ” “costituzione di un ” “gruppo di lavoro sulle politiche sociali” “
Accanto alle critiche più o meno esplicite provenienti da ogni parte politica nei confronti di Valéry Giscard d’Estaing e del suo metodo di presentare sovente idee e proposte alla stampa senza dibatterle previamente in Plenaria, la dodicesima sessione della Convenzione per il futuro dell’Europa (Bruxelles, 7-8 novembre 2002) si è contraddistinta per due eventi particolarmente significativi, legati fra loro.
“Governance economica”. La discussione sulla relazione finale del gruppo di lavoro “Governance economica” presieduto dal socialista tedesco Klaus Haensch (già presidente del Parlamento Europeo) ha messo in luce la difficoltà di formulare proposte condivise su un tema “di contenuto politico”, come ha osservato lo stesso Giscard. Ciononostante, sono emerse alcune novità sulle quali si è registrato un consenso di massima e che hanno parzialmente salvato quello che il Commissario e membro del Presidium Michel Barnier ha definito “un risultato non all’altezza della sfida di un’Unione allargata che gestisce una moneta in parte unica”: la necessità di rendere più efficace il coordinamento delle politiche economiche; la proposta di concedere alla Commissione Europea un ruolo indipendente nel controllo del rispetto del Patto di Stabilità da parte dei Governi; il mantenimento della natura informale dell’Eurogruppo (assise di discussione e orientamento sulle politiche monetarie cui partecipano tutti gli Stati membri dell’Unione), preservando per il Consiglio dei Ministri economici e finanziari Ecofin limitato ai Paesi dell’area dell’Euro le decisioni formali. Infine, tutti i convenzionali sono stati d’accordo sulla necessità di conferire all’Unione rappresentanza esterna unica nelle istituzioni finanziarie internazionali senza peraltro alcuna determinazione sul tipo di rappresentanza.
Europa sociale. L’atteso “dibattito sull’Europa sociale” iscritto all’ordine del giorno ha indotto la Convenzione a costituire un Gruppo di lavoro sulle politiche sociali che dovrebbe essere formalizzato su proposta del Presidium nella prossima plenaria. I convenzionali erano chiamati a rispondere ad alcuni quesiti emersi dal gruppo di lavoro “Governance Economica” e dalla richiesta di alcuni membri di organizzare il dibattito sull’Europa sociale: “In quale misura la politica sociale dovrebbe essere considerata parte degli obiettivi generali dell’Unione? In che modo tenerne conto nel Trattato costituzionale?”; “E’ opportuno modificare le vigenti disposizioni del Trattato sulle questioni sociali e, in caso affermativo, in quale modo? Gli attuali settori di competenza dovrebbero essere estesi? In caso affermativo, a quali nuovi settori? Si dovrebbero modificare altre disposizioni, ad esempio quelle relative al mercato interno o alla concorrenza, al fine di migliorare le politiche sociali?”; “Si dovrebbero modificare le disposizioni vigenti relative al coinvolgimento delle parti sociali?”.
Il dibattito ha rivelato chiaramente la volontà della maggior parte dei convenzionali e di tutti i gruppi politici europei di approfondire la discussione sull’Europa sociale senza limitarla ad una sola sessione plenaria. Su proposta di 47 membri della Convenzione con un larghissimo sostegno dentro e fuori l’assemblea si sono poste le basi per la costituzione di un gruppo di lavoro sui temi sociali, il cui mandato sarà definito dal Presidium entro la prossima sessione di fine mese.