Un trattato ‘innovativo'” “

” “"Il lavoro della Convenzione non sarà giudicato dagli ” “emendamenti che sapremo apportare ai trattati attuali ma dalle soluzioni che avremo saputo inventare" ” “afferma il presidente Valery Giscard d’Estaing” “


Il “progetto preliminare” di trattato costituzionale europeo è rimasto riservato fino all’ultimo. Il testo è stato consegnato ai membri della Convenzione per il futuro dell’Europa solo nel pomeriggio del 28 ottobre, quando il presidente Valery Giscard d’Estaing lo ha illustrato all’assemblea plenaria riunita a Bruxelles e si è aperta la discussione. Abbiamo raccolto alcuni commenti rilasciati ai giornalisti in margine all’assemblea.

Valery Giscard d’Estaing (presidente della Convenzione per il futuro dell’Europa). “Dobbiamo essere esigenti sulla semplificazione dei testi e delle procedure. Un obiettivo prioritario deve essere quello della leggibilità del futuro trattato costituzionale” per tutti i cittadini europei che fino ad oggi hanno visto la loro Unione governata da una mole considerevole di norme. “Su 414 articoli che compongono i trattati europei attualmente in vigore circa 205 potranno essere mantenuti, 136 dovranno essere leggermente modificati e 73 avranno bisogno di una completa riscrittura”. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea “sarà parte integrante del nuovo trattato ma bisognerà stabilire le modalità per conservare l’equilibrio tra le diverse parti del testo”. I membri della Convenzione sono chiamati a lavorare di “immaginazione” e a “sostenere le proposte innovative”, quali la doppia cittadinanza, nazionale ed europea, il congresso dei popoli, il presidente del Consiglio non più a rotazione ma permanente. “Il nostro lavoro non sarà giudicato dagli emendamenti che sapremo apportare ai trattati attuali ma dalle soluzioni che avremo saputo inventare” per risolvere i problemi che ci troviamo di fronte. Non è opportuno prevedere un “referendum popolare” per l’approvazione del trattato costituzionale europeo, perché il processo di ratifica dipenderà, come di consueto, dalle procedure di ratifica previste dai singoli Stati.

Giuliano Amato (vicepresidente della Convenzione per il futuro dell’Europa). “La Convenzione è chiamata a decidere quali sono gli obiettivi che l’Unione Europea è chiamata a privilegiare, quali le priorità. La bozza di trattato che è stata presentata è solo uno ‘scheletro’: non è un testo da emendare ma un testo da scrivere completamente”. Per quanto riguarda la partecipazione della società civile e delle chiese alla vita dell’Unione, la bozza di costituzione europea prevede “un intero titolo dedicato alla ‘vita democratica dell’Unione’, con particolare attenzione alla democrazia partecipativa”. Bisogna puntare alla “protezione e promozione delle diversità culturali, sociali e religiose” e favorire “il dialogo” tra queste espressioni della società civile e le istituzioni comunitarie. Non è da escludere “un referendum popolare per l’approvazione del trattato”: la Convenzione potrebbe prevederlo come condizione per l’entrata in vigore.

Inigo Mendez de Vigo (rappresentante del Parlamento europeo in seno al Presidium della Convenzione). “La nostra ambizione è quella di rifondare l’Unione Europea su basi giuridiche completamente nuove. Per raggiungere questo obiettivo è necessario fissare un quadro costituzionale chiaro”. Il nuovo trattato “sarà un unico testo che sostituirà e abrogherà tutti i trattati precedenti. E’ una scelta dettata dalla necessità di semplificare e chiarire il quadro costituzionale”. Scomparirà, in questo modo, l’attuale sistema dei “pilastri” sui quali si fonda attualmente l’Unione. Nel progetto in discussione viene valorizzata l’adesione all’Unione quale “atto volontario degli Stati per il raggiungimento di obiettivi comuni fissati dal trattato”. Grazie al principio della “doppia cittadinanza”, introdotto per la prima volta dalla bozza del trattato, sarà possibile “avere due titoli di identità, uno nazionale ed uno europeo”. Si tratta di una novità volta a rafforzare la “cittadinanza europea”.