Germania: le finanze non siano a scapito della solidarietà” “

La Caritas tedesca e altre organizzazioni umanitarie ecclesiastiche hanno protestato nei giorni scorsi contro l’intenzione del nuovo governo Schröder di abolire la detraibilità delle donazioni da parte delle imprese. “ Il consolidamento delle finanze statali non deve essere ottenuto con la fine della solidarietà“, ha detto Hellmut Puschmann, presidente della Caritas tedesca. “Proprio la grande disponibilità a donare, mostrata da persone ed imprese in occasione delle recenti inondazioni – aggiunge la Caritas – dimostra le enormi proporzioni degli aiuti che cittadini ed imprese sono capaci e disposti a prestare”. “A causa dei fondi pubblici sempre più limitati, le organizzazioni umanitarie possono fornire prestazioni sociali solo con il contributo finanziario delle offerte”. Dello stesso tenore la dichiarazione congiunta delle organizzazioni ecclesiastiche Adveniat, “Die Sternsinger” (opera infanzia missionaria), Kirche in Not (a sostegno delle Chiese dei Paesi poveri), Misereor, Missio e Renovabis: “Se le aziende non potranno dedurre più le donazioni, la loro disponibilità a donare non potrà che diminuire. Ma le organizzazioni umanitarie, così come le fondazioni dipendono dalle offerte delle aziende. Senza le offerte spesso considerevoli delle imprese, il sostegno e l’aiuto a persone svantaggiate e bisognose nel Paese e all’estero non potrebbero più essere assicurati come in passato. L’impegno sociale dei cristiani in Germania e il loro lavoro nelle aree di povertà del mondo ne risentirebbero profondamente”.