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I vescovi tedeschi dettano alcuni "criteri-guida" per la scelta dei candidati alle prossime elezioni del 22 settembre” “
In vista delle elezioni del Bundestag, la Dieta federale (cfr SirEuropa n.30 del 1° agosto 2002), il 4 settembre scorso la Conferenza episcopale tedesca (Dbk) ha diffuso due documenti: la dichiarazione di vescovi tedeschi in occasione delle elezioni del 22 settembre e un appello rivolto ai fedeli, letto in tutte le celebrazioni di domenica 8 settembre, che riassume sostanzialmente la dichiarazione. Riassumiamo i principali aspetti messi in luce dai vescovi tedeschi.
Sostenibilità, benessere comune e giustizia sociale. Sono criteri basati sulla “comprensione cristiana della persona e della convivenza sociale”, che garantisce “la dignità dell’uomo e una società umana per tutti”. La sostenibilità, cioè la conservazione “responsabile” delle risorse “per le generazioni seguenti”, ha anche significato “sociale” e si applica ai “valori etico-spirituali” e alle “virtù”; non vanno quindi “sacrificati” i principi provenienti dall'”eredità cristiana europea”. Quanto ai concetti di benessere comune e giustizia sociale, i vescovi ricordano che “senza giustizia e solidarietà, le possibilità di vita di molte persone vengono limitate”. I documenti elencano poi le questioni sociali più urgenti.
Salvaguardia della vita umana. Pronunciandosi sulle attuali discussioni in materia di medicina riproduttiva, ricerca sugli embrioni e ingegneria genetica, e contro le decisioni prese a favore dell’eutanasia “in due Paesi vicini” (Olanda e Belgio), i vescovi si richiamano alla costituzione tedesca, che “impone di rispettare e tutelare la dignità di ognuno” e riaffermano la necessità di tutelare i più deboli, in particolare il bambino non nato: “La tutela della vita, in tutte le fasi dell’esistenza umana, deve essere obiettivo prioritario della politica”. In caso contrario, “l’intera scala di valori della società vacilla”. Auspicando una maggior promozione di metodi scientifici rispettosi della vita non nata, si ricorda anche il “numero costantemente alto di aborti” praticati.
Matrimonio e famiglia. La politica familiare deve far riferimento “anche in futuro” alla “famiglia basata sul matrimonio”. L’unione coniugale “dev’essere modello ideale per la maggior parte delle persone”. I vescovi notano “con preoccupazione” la separazione tra matrimonio e famiglia “nella discussione politica e sociale”; si appellano “espressamente” alla “particolare tutela accordata dalla costituzione” a tali istituti e sollecitano interventi statali a sostegno delle famiglie.
Disoccupazione. “L’eliminazione della disoccupazione” è per i vescovi la “chiave per il mantenimento della coesione sociale” ed è pertanto “priorità assoluta”, oltre che un “obbligo di giustizia e solidarietà”. Tra i possibili interventi, la Chiesa tedesca auspica “la creazione di posti di lavoro concorrenziali”; “la qualificazione professionale di chi cerca lavoro”; “l’elaborazione di una politica del mercato del lavoro più efficace e flessibile” con provvedimenti “maggiormente preventivi” e meglio orientati alle “necessità individuali del singolo”. Si raccomanda un’attenzione “particolare” verso “disoccupati a lungo termine, lavoratori poco qualificati, giovani svantaggiati e stranieri”.
Formazione scolastica. Il mondo politico viene invitato a “investire nella formazione” per ridurre la disoccupazione. “Il sistema educativo non può alimentare l’ingiustizia sociale ma deve agire in senso contrario”, si dichiara. Viene evidenziata inoltre l’importanza delle lezioni di religione per offrire agli studenti un orientamento ed una “chiara visione dei valori”.
Impegno per il benessere comune globale. I vescovi prendono atto dell'”intensa” discussione sulla globalizzazione a livello tecnico-economico, sottolineando come le questioni di giustizia globale siano invece trascurate e puntualizzano: “I programmi dei partiti vanno giudicati verificando se servano alla realizzazione dei diritti umani e di condizioni di vita umane anche nei Paesi in via di sviluppo”. A livello internazionale, si solecita l’impegno della Germania per la pace, in considerazione degli sviluppi in Medio Oriente, che destano “particolare preoccupazione”. Il processo di unificazione europea viene appoggiato “espressamente” dai vescovi che ribadiscono la necessità di una costituzione europea “che corrisponda soprattutto ai valori umani dello spirito cristiano e dell’eredità spirituale dell’Europa”.
Ambiente. L’appello della Chiesa tedesca afferma la priorità di superare “la catastrofe delle inondazioni” e attuare “la ricostruzione delle aree disastrate”. In armonia con i principi di sostenibilità e di conservazione del creato, si auspica che “lo stile di vita, il comportamento nei consumi e l’economia siano maggiormente orientati alle esigenze ambientali” . A conclusione di entrambi i documenti, i vescovi raccomandano ai fedeli che la scelta elettorale avvenga in base ai principi di sostenibilità, benessere comune, giustizia sociale e secondo l’immagine cristiana dell’uomo, e invitano tutti i cittadini a far uso del diritto di voto.
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