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” “Chiese unite nel portare i soccorsi alle vittime delle inondazioni dello scorso agosto” “” “” “
Morti, miliardi di danni, migliaia di persone senza più casa: il bilancio delle inondazioni di agosto in Germania, Austria, Repubblica Ceca e Russia è ancora incerto ma è sicuro che ci vorranno anni per ritornare alla situazione precedente al disastro. All’indomani delle inondazioni che hanno sconvolto l’Europa centro-orientale fervono le operazioni di recupero e di ricostruzione, attività minacciate da nuove inondazioni nei luoghi già devastati il mese scorso. “Il peggio è passato ma il disastro che l’alluvione ha provocato rimane e, calato il livello delle acque, si manifesta in tutta la sua gravità”, ha dichiarato al Sir il card. Miloslav Vlk, arcivescovo di Praga (cfr. Sir n.60 del 29/8/2002). “Si calcola ha riferito il cardinale che i danni nella Repubblica Ceca siano tra i 60 e i 90 miliardi di corone. Ho detto ai sacerdoti che ora è importante essere presenti tra la gente per dare speranza”. In Germania, i danni maggiori riguardano alcune aree dell’ex DDR: il problema della ricostruzione nei Länder interessati dall’alluvione si unisce così al problema dell’alto tasso di disoccupazione soprattutto in quelle regioni. Passata l’emergenza, si rinnovano gli inviti a non distogliere l’attenzione dalle persone che nel disastro hanno perso tutto. A Castelgandolfo, durante l’udienza del 28 agosto il Papa ha auspicato che la solidarietà a favore delle vittime dell’alluvione non si arresti: “Incoraggio e benedico la gara di solidarietà che si è registrata tra le nazioni e tra le stesse popolazioni, vittime dei dolorosi eventi”, ha detto Giovanni Paolo II.
L’appello dei vescovi tedeschi. Dello stesso tenore l’appello diffuso il 26 agosto scorso dalla Conferenza episcopale tedesca, che invita a prestare aiuto alle vittime della catastrofe. Tra offerte e fondi di emergenza, la Chiesa cattolica tedesca ha raccolto finora 17 milioni di euro. “Le inondazioni – si legge nell’appello – lasciano dietro di sé molte persone in preda alla preoccupazione per il futuro. Tanto più siamo testimoni riconoscenti per l’ondata di solidarietà: la grande disponibilità a dare offerte mostra che nella nostra società la solidarietà è viva e che vecchi confini sono ormai superati. La portata dei danni richiederà nei prossimi anni un grosso sforzo su scala nazionale. Siamo lieti proseguono i vescovi – che a tal fine i responsabili politici abbiano costruito le basi” per la ricostruzione “superando i confini di partito”. […] “Come cristiani conclude la Conferenza episcopale tedesca siamo particolarmente chiamati ad aiutare i sofferenti a portare il loro fardello”.
L’impegno della Caritas. La Caritas internazionale ha stanziato 150 mila euro di aiuti immediati alle popolazioni delle località più colpite in Germania, appartenenti alle diocesi di Regensburg, Passau e Dresda; i fondi verranno erogati preferibilmente alle famiglie bisognose e agli anziani soli in modo diretto, senza lungaggini burocratiche. Sono state acquisite attrezzature per asciugare le case colpite dall’inondazione. Ma per le vittime, avverte la Caritas, sono necessari soprattutto aiuti a medio termine. Tra le organizzazioni coinvolte in quest’attività vi sono l’ente assistenziale dei lavoratori (Arbeiterwohlfahrt), la Croce Rossa tedesca (DRK), l’associazione assistenziale paritetica (Paritätischer Wohlfahrtsverband), l’associazione evangelica Diakonia e l’ufficio centrale di assistenza agli Ebrei in Germania (Zentralwohlfahrtsstelle der Juden in Deutschland). Della catastrofe e delle sue conseguenze si è discusso durante il colloquio avvenuto il 29 agosto tra i rappresentanti della Chiesa evangelica (EKD), della Conferenza episcopale tedesca (DBK) e dell’associazione centrale degli artigiani tedeschi (ZDH). Nella dichiarazione congiunta diffusa al termine dell’incontro, il card. Karl Lehmann, presidente della DBK, Manfred Kock, presidente della EKD e Dieter Philipp, presidente della ZDH, si sono detti “impressionati per come si è sviluppata una solidarietà viva nei confronti delle vittime delle inondazioni”. Tra le iniziative adottate dal governo federale nel quadro del programma di aiuti vi è persino l’emissione di un francobollo speciale, il cui ricavato andrà in parte a finanziare gli aiuti prestati dalle varie organizzazioni impegnate nell’assistenza alla ricostruzione.
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