L’iniziazione cristiana dei giovani dovrebbe concludersi non con la celebrazione del sacramento della Cresima bensì più tardi, intorno ai 18-20 anni, ed essere “salutata” da una solenne celebrazione di fronte all’intera comunità. E’ una delle proposte lanciate dai vescovi del Triveneto con una “Nota” sulla situazione e le prospettive della catechesi in Italia, dal titolo “Iniziazione cristiana: un invito alla speranza”. Tra gli obiettivi indicati, anzitutto valorizzare l’assemblea liturgica domenicale per l’amministrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, anche con apposite messe festive e feriali “con linguaggio, gesti e segni adatti per i bambini, i ragazzi e i giovani”. Inoltre coinvolgere, oltre a sacerdoti, catechisti e genitori, anche i membri del Consiglio pastorale parrocchiale, la Caritas e i gruppi di pastorale giovanile.