unione europea" "
In linea con la “Dichiarazione dei principi fondamentali per la riduzione della domanda di stupefacenti” delle Nazioni Unite (1998) e con la “Dichiarazione sulla riduzione dei danni connessi all’uso delle droghe” del Consiglio d’Europa, la Commissione europea ha recentemente presentato una “proposta di raccomandazione del Consiglio sulla prevenzione e la riduzione dei rischi associati alla tossicodipendenza”. Il documento, non ancora incluso nel repertorio legislativo dell’Unione, si inserisce nel piano d’azione UE in materia di lotta contro la droga (2000-2004). La Raccomandazione proposta dall’Esecutivo intende in particolare fornire agli Stati membri, nel rispetto del principio di sussidiarietà, alcune linee-guida generali. Secondo i dati dell’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze, gli “adulti giovani” rappresentano oltre la metà dei consumatori illegali di droghe; le droghe illegali più diffuse sono, nell’ordine, la cannabis, le anfetamine e l’ecstasy, la cocaina (il cui uso è in aumento) e l’eroina. Tale situazione, soprattutto per quanto riguarda il consumo di eroina, è all’origine della prevalenza dell’Aids e delle forme di epatite B e C. Le raccomandazioni agli Stati membri contenute nel documento riguardano, tra le altre, l’informazione e la consulenza destinata tanto agli utilizzatori di droghe quanto alle famiglie e alle comunità, il “coinvolgimento dei volontari”, “l’instaurazione di reti e la cooperazione tra le agenzie coinvolte”, la possibilità di “fornire un trattamento globale di sostituzione”, la promozione di campagne di vaccinazione contro l’epatite B, “un accesso appropriato ai preservativi, alla distribuzione di aghi e siringhe”, la “formazione dei professionisti per la riduzione del rischio”.