Un appello alla partecipazione degli elettori cattolici alle prossime elezioni del Bundestag è stato rivolto nei giorni scorsi da Hans Joachim Meyer e da Karin Kortmann, rispettivamente presidente e portavoce delle questioni politiche del comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) nel corso di una conferenza stampa tenuta a Berlino. Molti i temi affrontati: circa il dibattito politico in corso, lo ZdK mette in guardia da critiche e aspettative eccessive nei confronti di Stato e politica: “E’ necessaria una valutazione realistica delle possibilità e dei limiti dell’azione politica”. Il comitato auspica la creazione di “un nuovo consenso sociale, in cui i compiti di Stato, mercato e società civile vengano regolati chiaramente”. Accanto alle proposte di devolvere lo 0,7% del prodotto interno lordo, di dimezzare la povertà nel mondo entro il 2015 e cancellare i debiti dei Paesi poveri, si chiede un controllo della produzione e dell’esportazione delle armi leggere. A livello europeo, lo Zdk vede nell’allargamento un “dovere morale e politico”: l’Unione Europea “non è solo una comunità economica ma innanzitutto una comunità di valori”. Quanto all’immigrazione, il comitato si pronuncia per il riconoscimento ai clandestini di diritti che corrispondano a “criteri minimi sociali”, come “l’accesso alle scuole per i bambini, le cure mediche e la garanzia dei salari”. Ribadendo la propria critica alla clonazione di embrioni umani, lo ZdK “si oppone alla possibilità di consentire in Germania la diagnostica pre-impianto” e chiede misure “urgenti per evitare l’aborto in gravidanza avanzata”.