Austria: visitatore apostolico a St. Pölten” “

Il card. Christoph Schönborn, presidente della Conferenza episcopale austriaca, ha definito la nomina di mons. Klaus Küng, vescovo di Feldkirch, quale visitatore apostolico per la diocesi di St. Pölten, un “provvedimento “straordinario e raro”. Il cardinale ha spiegato che il visitatore apostolico, responsabile solo dinanzi al Papa, ha il compito di “informarsi quanto più rapidamente circa tutti gli avvenimenti” a St. Pölten “e di assicurarsi che l’ordine della Chiesa universale venga rispettato e ripristinato all’interno della diocesi e in particolare anche nel seminario”. Con questa nomina papale, resa nota dalla Santa Sede il 20 luglio, viene meno anche la commissione d’inchiesta istituita da mons. Krenn, vescovo di St. Pölten. Schönborn ha comunicato che “tutte le decisioni importanti” e le “prese di posizione ufficiali” debbono essere concordate con il visitatore, che dispone di “ampi poteri” durante il periodo di carica. “Penso che ciò sia importante affinché possa lavorare in pace e con decisione”, ha aggiunto. Schönborn ha definito il provvedimento della Santa Sede “un importante passo verso il risanamento della situazione”. “Ormai sappiamo tutti, e percepiamo dolorosamente che un tale risanamento è necessario. Molte persone sono state irritate, deluse e rattristate” da quanto avvenuto, ha osservato, pur sottolineando che la reazione della Chiesa austriaca e del Papa è stata immediata. Il cardinale non ha fatto previsioni sulla durata della permanenza di mons. Küng a St. Pölten: “daremo il nostro sostegno a mons. Küng ed egli stesso troverà molto sostegno nella diocesi”, ha dichiarato. Da parte sua, mons. Küng, ha annunciato che si “occuperà immediatamente del seminario”. Il vescovo ha sottolineato di voler cercare il dialogo “a partire dai vescovi e da tutti i responsabili della diocesi. Interverrò dove è necessario per far chiarezza su quanto accaduto”.