DOPO DIECI ANNI L’INPS HA DATO RAGIONE ALLE SUORE.

Ha infatti revocato la delibera del 1983 che imponeva agli ordini religiosi di versare i contributi per i confratelli che prestavano servizio come portinai, insegnanti, economi ecc. nelle opere delle congregazioni. “L’Inps – recita un comunicato stampa congiunto diffuso dall’Unione delle superiori maggiori d’Italia (Usmi) e dalla Conferenza italiana dei superiori maggiori (Cism), che rappresentano gli istituti religiosi italiani – in linea con quanto da sempre sostenuto dagli stessi istituti e affermato dalla giurisprudenza, riconosce che non dovr… pi— essere pretesa alcuna contribuzione per l’attivit… prestata dai religiosi in favore dell’Ordine o della Congregazione di appartenenza e dispone l’archiviazione delle relative pratiche”.”A seguito della delibera ora revocata – spiega al Sir suor Giselda Moretti, economa nazionale dell’Usmi – l’Inps a suo tempo aveva sguinzagliato ovunque i suoi ispettori. Ne sono seguite anche delle vertenze e ci sono state delle sentenze favorevoli agli istituti religiosi. Era stata proposta persino la creazione di un Fondo pensioni per i religiosi, sul modello del Fondo per il clero. In realt… non si fece nulla e si Š dovuto attendere fino ad oggi per veder riconosciuto formalmente che religiosi e suore prestano il proprio servizio alla congregazione in quanto vi appartengono e il loro non pu• essere in nessun caso considerato un rapporto di lavoro”.