ruolo di frontiera”.di padre Vittorio Trani, cappellano del Regina Coeli, all’indomani della morte di Giuseppe Fanari, avvenuta nelcarcere romano. Il detenuto aveva 37 anni e, essendo affetto da Aids da diverso tempo, aveva inoltrato senzarisultati una domanda per ottenere un adeguato trattamento.Padre Trani sottolinea che “la malattia, una volta raggiunto uno stato avanzato, non pi compatibile con ilcarcere. Purtroppo, per il detenuto non ci sono attualmente possibilit… di assistenza all’esterno. Il punto chelo Stato, anche se volesse fare qualcosa, si troverebbe comunque con le mani legate perch le comunit… diaccoglienza sono poche e i posti che offrono per i detenuti non bastano. Spesso, inoltre, le stesse famigliedegli ammalati sono latitanti. In questa situazione, i cappellani cercano di essere vicini all’ammalato, di faretutto il possibile sul piano umano e spirituale, ma incontrano grossi limiti strutturali. Le stesse difficolt… hannoanche i tanti volontari che offrono la loro opera ed il loro sostegno nelle carceri. Occorre perci una seriapolitica del territorio per la creazione di centri dotati di strutture e di personale qualificato. E’ necessariocoinvolgere tutte le componenti della societ…: polizia, magistratura e cittadini comuni devono capire che ilcarcere, da solo, non pu farsi carico di questo problema”.