gravose vicende giudiziarie”.AFFERMA LUIGI ALICI, MEMBRO DELLA GIUNTA PREPARATORIA DEL CONVEGNO ECCLESIALE NAZIONALE DI PALERMO e responsabile dell’Ufficio studi dell’Azione cattolica italiana. “A questo pregiudizio – spiega il prof. Alici – sembra corrispondere anche una doppia tentazione: da un lato quella di fuggire dalla complessit…, dall’altro quella di inseguire la complessit… ricreando una complessit… pastorale ‘interna’ attraverso la moltiplicazione di uffici, iniziative e progetti, dove facile perdere di vista l’essenziale”.In preparazione al convegno di Palermo, il prof. Alici suggerisce perci ai cattolici di recuperare “un atteggiamento di riconciliazione con la complessit…, capace di porsi in umile ascolto dei segni dei tempi. Alla ‘via breve’ che le scorciatoie per vivere storicamente la fede senza mediazione culturale, e ascolta la parola di Dio senza mediazione teologica, pretendendo di vivere l’esperienza comunitaria senza mediazione ecclesiale, necessario anteporre la ‘via lunga’ della sintesi di fede vissuta e fede pensata, resa possibile da un’autentica conversione dell’intelligenza. Solo un’intelligenza liberata capace di discernere l’essenziale, di riconoscere le domande di senso che restano sepolte sotto la moltiplicazione dei messaggi”.