“IL CASO DI NAPOLI ‚, IN ORDINE DI TEMPO, L’ULTIMO DEGLI EPISODI ABERRANTI CHE CI VIENE

che c’‚ qualcuno interessato a gonfiare le cifre”.SEGNALATO DALL’UNIVERSO DELLA ‘PROCREATICA'”, COMMENTA MARIA LUISA DI PIETRO, ricercatrice presso l’Istituto di Bioetica dell’Universit… Cattolica. “C’Š da augurarsi – prosegue la Di Pietro – che la notizia non sia vera ma, supposto che lo fosse, si tratterebbe di un terribile imbroglio perpetrato ai danni di alcune coppie che avevano fatto richiesta di accedere alle tecniche di fecondazione artificiale. Una volta accertata la sterilit… dell’uomo, i medici – senza interpellare la coppia – avrebbero utilizzato seme da donatore per inseminare la donna: un’inseminazione artificiale eterologa, aggravata dal fatto che vi si Š ricorsi ad insaputa degli interessati”.”E’ questa l’ennesima conferma che nel momento in cui si consente a terzi, il medico o il biologo, di interferire con la chiamata all’esistenza di una nuova vita umana, tutto pu• essere possibile. Come sempre si Š data la colpa alla mancanza di una legge dello Stato, all’assenza di controllo sui centri che praticano la fecondazione artificiale, alla scarsa formazione deontologica: non Š, per•, solo il vuoto giuridico o l’ignoranza sul codice deontologico la causa di questi abusi, bens la mancata conoscenza delle norme di una legge morale, che, seppure iscritta nella natura umana, l’uomo di oggi non Š pi— in grado n‚ di leggere n‚ di interpretare”.