“L’INVIO DELLA DELEGAZIONE DI CATTOLICI CINESI ALL’INCONTRO DEI GIOVANI A MANILA E

disegni di legge.L’ABBRACCIO TRA I GIOVANI DI TAIWAN E QUELLI DELLA CINA POPOLARE SONO SEGNI POSITIVI, MA DA NONSOPRAVVALUTARE”: questo il commento di Padre Giancarlo Politi, direttore della rivista Mondo e Missione, all'”apertura” della Cina verso la Santa Sede. “E’ certamente un fatto positivo che dei cattolici, indipendentementedall’appartenenza alla Chiesa ufficiale, partecipino all’incontro – ha detto al Sir padre Politi -, ed Š sicuramente un gestodi buona volont… da parte del regime, ma non bisogna leggere pi— di tanto, perch‚ se il governo cinese voleva dare unsegno o volesse ‘far pace con Roma’ non c’era bisogno di andare a Manila, bastava fare il passo vero, e invece questo nonŠ stato fatto. Si tratta certamente di un messaggio positivo, ma non Š il passo che attendevano”.Sulla stessa linea si pone la richiesta di poter concelebrare con il Papa. “Si tratta di una richiesta che crea imbarazzo,perch‚ la concelebrazione presuppone una piena comunione. La Segreteria di Stato ha risposto che i sacerdoti che fannoparte della delegazione sono i benvenuti, purch‚ manifestino pubblicamente la loro fede cattolica. Ora si sta aspettandouna risposta, che potrebbe avere sviluppi interessanti, ma che rimangono circoscritti a Manila”.