L’inferno è un pensiero insopportabile, così l’arcivescovo di Bologna, card. Giacomo Biffi, al giornalista Giancarlo Perna. Nell’intervista in onda questa sera (5 agosto) alle 22.40 su Rai 2 nello speciale “Passioni”, il cardinale ha affrontato il tema dell’escatologia cristiana, spiegando ai telespettatori come sono visti nella fede cristiana la morte, l’al di là, la vita eterna, il paradiso. “L’Inferno – ha affermato l’arcivescovo – è lo scacco di chi, pur essendo stato creato per essere assimilato a Cristo, ha deciso di non lasciarsi assimilare. L’Inferno è un pensiero insopportabile che noi riusciamo ad accettare soltanto perché è la condizione per prendere sul serio la libertà dell’uomo”. La libertà, ha spiegato il cardinale, è “la facoltà di costruirsi il proprio destino” e conduce l’uomo a due possibili esiti. “Noi ci auguriamo – ha aggiunto l’arcivescovo – che di fatto tutti scelgano il bene ma non possiamo dirlo” perché “altrimenti l’uomo non sarebbe più preso sul serio e non deciderebbe più liberamente”. Ma c’è la possibilità di cambiare il destino di un dannato con preghiere e suffragi?”Noi – ha risposto il cardinale – non abbiamo di nessuno la certezza che sia dannato: di nessun uomo in assoluto. La condizione cristiana non è mai priva di speranza nei riguardi di nessuno, quindi si deve sempre pregare”. Il giornalista ha poi portato il discorso su chi non crede in Dio. A parere dell’arcivescovo, “non è vero che un ateo non ha mai creduto in Dio, in realtà tutte le fibre del suo essere anelano a un rapporto con qualcuno che dia un senso al suo esistere”.