Unite dalla "stessa passione per la verità dell’uomo e per la cura della sua dignità", "noi, Università e Chiesa di Bologna, possiamo e dobbiamo continuare a incontrarci. Non tanto a causa di un legame che ha le sue radici nella storia, ma perché l’una ha bisogno dell’altra, e quindi la reciproca estraneità impoverisce l’una e l’altra nello svolgimento del rispettivo compito". Lo ha dichiarato oggi l’arcivescovo di Bologna, mons. Carlo Caffarra, durante il suo primo incontro con l’ateneo cittadino. "L’Università: servire la verità e la libertà dell’uomo" è il tema della riflessione svolta dall’arcivescovo nell’Aula magna dell’ateneo alla presenza del rettore, del corpo accademico e degli studenti. "La Chiesa, che si presenta all’uomo come testimone della verità sull’uomo rivelata da Dio stesso ha proseguito -, ha bisogno di voi e di quanto andate faticosamente conquistando con la vostra ricerca" perché "sarebbe gravemente infedele se si esimesse" dalla "fatica di pensare ciò che crede, evitando il dialogo con voi tutti". Ma anche l’Università, per la quale "l’esclusione della ricerca teologica è stato un grave danno", ha rimarcato il presule, "ha bisogno della Chiesa". "Non si tratta di pensare ad impossibili ritorni od ancor più impossibili ‘sequestri’ di competenza ha precisato -. È la necessità che, oggi più che mai, l’Università sente di avere un punto unificante" perché "quando la sapienza e la scienza decidono di divorziare, è l’uomo che si disintegra nella sua unità".