Si è spento nella tarda mattinata di oggi, nel suo ufficio all’Editrice La Scuola (Brescia), monsignor Enzo Giammancheri. Bresciano, nato nel 1927, sacerdote nel 1950 a ventitre anni, laureato in filosofia con Gustavo Bontadini e Sofia Vanni Rovighi, poco dopo l’ordinazione fu chiamato da monsignor Angelo Zammarchi a collaborare con l’editrice La Scuola, venendo poi ad assumervi ruoli istituzionali quale membro del Consiglio d’amministrazione e del Comitato di redazione. Mons. Giammancheri ha avuto modo di intervenire nel dibattito che, sul piano educativo, scolastico e culturale, si è sviluppato dal dopoguerra ai giorni nostri, dibattito affrontato anche sulle colonne del quotidiano "Il Giornale di Brescia". Consultore della Congregazione Pontificia per l’educazione cattolica, mons. Giammancheri è stato direttore delle riviste "Pedagogia e Vita", "La Famiglia", condirettore di "Scuola Italiana Moderna. A lui si devono inoltre iniziative quali "Scholé", appuntamento che ogni anno coinvolge un centinaio di pedagogisti di area cattolica. Sempre a lui si deve l’intuizione originaria che sta alla base dell’Istituto Paolo VI, fondato all’indomani della morte di Papa Montini e strumento culturale più significativo per lo studio della personalità e del pontificato di Paolo VI. Autore di importanti studi ("Educazione e senso della vita" , "Profilo spirituale di Vittorino Chizzolini" , "La Santa Sede e l’Editrice La Scuola", per i tipi dell’Editrice La Scuola), l’anno scorso monsignor Enzo Giammancheri aveva ottenuto il premio Graham Greene (Concorso Premio Capri S. Michele) con il volume "Alla scuola di Paolo VI" (Editrice La Scuola). Nella motivazione ufficiale di quel premio si parla, tra l’altro, "di singolare finezza critica, di memoria affettuosa, di profonda sintonia con l’umanità e la fede di Paolo VI".