GMG SYDNEY: CATECHESI CARD. BAGNASCO, "LA RAGIONEVOLEZZA DELLA FEDE"

(Dai nostri inviati a Sydney) – Scoprire "la ragionevolezza della fede" per non cadere nel "fideismo" o nel "razionalismo". Rispondendo alle domande dei giovani, il card. Angelo Bagnasco, durante la sua prima catechesi a Sydney in occasione della Gmg, li ha invitati a saper indicare ai loro coetanei "le tracce della fede", ossia "quei motivi che permettono di fare un atto di adesione volontaria all’invisibile di Dio". "A chi ci chiede il perché della nostra fede non possiamo rispondere «credo perché credo»", ha affermato Bagnasco: una simile asserzione è infatti fideistica e "interrompe ogni comunicazione". Proprio per questo "è stata sempre rifiutata dalla Chiesa, che la ritiene un errore". All’estremo opposto, tuttavia, vi è "la fede come razionalismo, come frutto di una geometria: «Poste le premesse, la conclusione è questa»". Ma così verrebbe meno l’elemento del dono. La fede, invece, "è un atto personale, che non parte dal nulla, ma da alcune tracce che, pur non costringendo ad ammettere una certa realtà, danno un indirizzo". Da qui l’invito a scoprire le ragioni della propria fede, più volte richiamato da Benedetto XVI e, prima di lui, da Giovanni Paolo II, "che vi ha anche dedicato l’enciclica «Fides et ratio»".