"Salutato dalla presidente Dilma Rousseff con un discorso appassionato – e più volte applaudito dallo stesso Papa Francesco – il successore di Pietro" si è lasciato "lungamente abbracciare dal calore esuberante e cordiale della metropoli carioca. Poi, nel suo discorso, ha restituito l’abbraccio con parole toccanti: ‘In questo momento le braccia del Papa si allargano per abbracciare l’intera nazione brasiliana’, perché ‘nessuno si senta escluso dall’affetto del Papa’". Gian Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano, commenta nell’editoriale odierno l’arrivo, ieri, di Papa Francesco a Rio de Janeiro. "Un viaggio che il vescovo di Roma per la prima volta proveniente dal continente americano – il ‘nuovo mondo’, oltre le mitiche ‘colonne d’Ercole’ che segnavano il limite delle terre conosciute fino agli inizi dell’età moderna – non ha programmato, ma che gli ha permesso di tornare nell”amata America latina’". Era stato infatti Benedetto XVI a scegliere Rio per la giornata della gioventù, spiega Vian, "senza sapere che da questa parte del mondo sarebbe venuto il suo successore. E il primo Papa americano e latinoamericano ha voluto sottolineare questa dimensione provvidenziale nelle prime parole pronunciate in un Paese immenso, dove i cattolici sono numerosissimi, e in una città che lo ha accolto con un entusiasmo letteralmente travolgente". (segue)