FINLANDIA: INSEGNAMENTO RELIGIONE. CHIESA CATTOLICA DENUNCIA VIOLAZIONE PARITÀ

"Parere negativo" è quello espresso dalla Chiesa cattolica in Finlandia rispetto alla proposta del ministero della Pubblica istruzione di modificare la definizione delle "dimensioni minime di gruppo" per assicurare l’insegnamento della religione nelle scuole. Un gruppo con meno di dieci bambini (mentre fino ad ora la soglia minima era di tre) non avrebbe cioè diritto all’attivazione dell’insegnamento religioso confessionale e seguirebbe invece un "insegnamento di etica". La diocesi di Helsinki dà notizia oggi di una comunicazione inviata al governo all’inizio di novembre, per segnalare che le conseguenze di questa eventuale decisione "sarebbero avvertite con maggiore intensità" dagli studenti che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, "in particolare nei gruppi d’insegnamento in lingua svedese". Si tratterebbe anche di "una chiara violazione della parità tra le diverse convinzioni religiose", perché le comunità religiose più numerose (luterana e ortodossa) non verrebbero toccate dalla riforma. Secondo la diocesi di Helsinki, la proposta del governo violerebbe anche la Costituzione che "stabilisce che tutti sono uguali davanti alla legge", che vieta la discriminazione e "stabilisce che ogni individuo ha diritto all’istruzione di base gratuita", oltre ad affermare "la libertà di religione e di coscienza". ” “