CON UNA NUOVA ''APP''

Catapultati sul set di un film romano

Chi non ha sognato almeno una volta di essere il personaggio principale di un film? Magari vestendo i panni di un fortunato giornalista come Marcello Rubini (Marcello Mastroianni) o una sinuosa Silvia (Anita Ekberg) ne "La dolce vita" di Fellini, piuttosto che un ironico Onofrio del Grillo (Alberto Sordi) nel "Marchese del Grillo" di Monicelli, ma anche in un film come "Roma città aperta" di Rossellini, "Sciuscià" o "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica, "Guardie e ladri" di Monicelli, "Febbre da cavallo" di Steno, fino ad arrivare ai giorni nostri con "Romanzo criminale" di Michele Placido piuttosto che "La grande bellezza" di Sorrentino. Ora questo sogno, a Roma, potrebbe diventare realtà. È stata infatti messa a punto da un team di giovani creativi e tecnici "Walk in cinema", una nuova applicazione per cellulari che unisce cinema e "AR", cioè "realtà aumentata", informazioni elettroniche grazie alle quali si aumenta la percezione sensoriale.Grazie al sistema del "tracking" della scena e alla sovrapposizione in trasparenza di episodi cult dei film girati a Roma con il profilo del soggetto richiedente, sarà possibile inserirsi attraverso il semplice uso di uno smartphone, in altre dimensioni artistico-storico-temporali. L’applicazione verrà ufficialmente presentata lunedì prossimo (28 settembre) a Roma, nel frattempo però qualcuno inizia a chiedersi se un giorno non ci sarà una riunione strategica a impedirgli di sognare mentre corre nel Colosseo sulla biga del mitico Ben Hur (Romon Navarro) nell’epico film del 1925 diretto da Fred Nublo, o uno sciopero dietro l’angolo che impedisca, a chi sceglierà di essere Cristina (Ornella Muti), principessa del Saint Tulipe, di incontrare e innamorarsi di Barnaba Cecchini (Adriano Celentano) conducente di autobus in "Innamorato pazzo" di Castellano e Pipolo.Più facile forse sarà trovare un passaggio sul "taxi 087" e, lungo via dei Fori Imperiali, mentre il "grande dente cariato" e la "macchina da scrivere" vi scorrono alle spalle, poter scambiare quattro chiacchiere con Giulio Andreotti mentre "Il tassinaro" Alberto Sordi vi conduce a destinazione.