BONUS (500 EURO) AI DOCENTI

I nostri consigli per gli acquisti

È ufficiale: con tanto di foto del decreto postata su Twitter dal premier Renzi, i 762mila docenti della scuola italiana avranno a disposizione 500 euro netti, a partire dalla busta paga di ottobre, da utilizzare per la loro formazione annuale. La novità, annunciata a sorpresa dal ministro Stefania Giannini, prefigura l’arrivo – dal 2016 – della "carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti", in pratica un voucher che consente acquisti vincolati a spese utili per le conoscenze per gli insegnanti: corsi, teatri, concerti, dispositivi tecnologici e chi più ne ha più ne metta.Anche se c’è già chi parla di "spot elettorale", in particolare per la misura di quest’anno che prevede l’erogazione diretta in busta paga, il "bonus" è certamente una buona notizia per gli insegnanti meno pagati d’Europa, che per la prima volta si troveranno ora a navigare nel mare aperto dell’"autoaggiornamento" districandosi tra le possibili modalità per capitalizzare al meglio il bonus. E allora proviamo a dare noi alcuni consigli per gli acquisti, individuando alcuni "evergreen" che possano valere per l’insegnante di filosofia come per quello di matematica, e soddisfare la platea dei prof alle prese con bambini urlanti come quella di chi ha a che fare con adolescenti in lotta con se stessi e con il mondo: abbonamento annuale a teatro circa 200 euro, visite ai musei una media di 10 euro cadauna, concerto musicale tra i 30 e gli 80 euro. No, forse troppo: allora meglio concentrarsi sui dispositivi tecnologici, un buon tablet si aggira intorno ai 200 euro, poi ci possiamo aggiungere qualche libro specialistico e il gioco è fatto. Però anche almeno un week end per un corso di formazione servirebbe come il pane, solo che non bastano 300 euro, tra iscrizione e partecipazione, poi se devi andare fuori città c’è il problema del vitto e l’alloggio… Senza contare il sogno dei Master, che polverizzerebbero un bel po’ di voucher messi insieme e richiederebbero uno slalom tra i colleghi per riuscire a "ritagliare" qualche giorno di assenza dalle aule…Lo ammettiamo, l’euforia per notizie così inusuali per la scuola italiana ci ha un po’ preso la mano: meglio concentrarsi sul principio di realtà, accontentandoci magari di ampliare la nostra biblioteca (anche i nostri libri sono tra i più cari d’Europa) e di concederci ogni tanto un buon museo o un concerto non troppo "di cartello". Vuoi mettere, però, il piacere di sorseggiare un aperitivo prima dell’evento che ci siamo concessi per quella giornata grazie a quella "card" che ora possiamo solo immaginare? Sì, è vero, anche quest’anno le spese per il nostro "autoaggiornamento" vanno rendicontate. Però con quei 500 euro direttamente in busta paga ci sembra di poterci permettere qualcosa in più…