Giornata mondiale e nuovi media
“Quella di Cracovia sarà una Gmg social. Aspettiamo due milioni di giovani. Ma se pensiamo che ognuno di loro ha almeno 500 amicizie social, ecco che arrivare a toccare un miliardo di persone non è un’utopia. Centinaia di milioni di persone potrebbero essere raggiunte dal messaggio di misericordia lanciato dalla Polonia”. Così don Pawel Rytel Adrianik, portavoce della Conferenza episcopale polacca, descrive la prossima Giornata mondiale della Gioventù che si svolgerà nella città di san Giovanni Paolo II dal 26 al 31 luglio prossimi. Dove fervono i preparativi e dove arriveranno, per la prima volta anche giovani dal Sud Sudan e Kosovo e dove si le catechesi si terranno, sempre per la prima volta, anche in armeno e cambogiano
Dal seminario salesiano, poco fuori Cracovia, dove è in corso un incontro dedicato alla Gmg, promosso dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), cui partecipano circa 50 tra giornalisti e delegati di numerose conferenze episcopali del Vecchio Continente, il portavoce dei vescovi polacchi, don Pawel Rytel Adrianik, ricorda come “mai prima d’ora si era vista una diffusione così globale delle reti sociali, più di Madrid e di Rio de Janeiro, dove si sono tenute le ultime due Gmg.
Grazie ai social, da Cracovia potremmo arrivare ad avvicinare un miliardo di persone”.
Grandi numeri. I numeri lo confermano. Alla Gmg di Madrid nel 2011 i seguaci della pagina Fb della Giornata erano 400mila, un milione per Rio de Janeiro nel 2013.
A Cracovia, quando mancano meno di tre mesi, la pagina Gmg nel social più famoso al mondo, prodotta in 20 lingue, conta più di un milione e mezzo di seguaci.
E non è finita, perché il canale You Tube della Gmg polacca ne vanta 3, 2 milioni. Il videoclip della Gmg ha avuto fino ad oggi oltre 3 milioni di visualizzazioni. I follower su Twitter sono 215mila e crescono quelli su Instagram e altre reti. “Un lavoro duro portato avanti da 250 volontari, impegnati 24 ore su 24, per arrivare a portare il messaggio della Giornata dovunque nel globo e coprire ogni fuso orario” spiega Gustavo Huguenin, brasiliano trapiantato in Polonia, coordinatore dei social media. Giovedì prossimo, 19 maggio sarà lanciata l’“app” del pellegrino, in nove lingue, che permetterà ai partecipanti di avere a portata di smartphone ogni informazione utile dal punto di vista logistico, organizzativo, con tanto di guida storica e turistica di Cracovia. La dimensione social della Gmg sembra contagiare non solo gli organizzatori polacchi ma anche diverse Conferenze episcopali. “I vescovi di Inghilterra e Galles – rivela padre Rytel Adrianik – stanno formando 60 giovani che avranno il compito di lanciare attraverso i social tutto quello che vivranno e vedranno qui in Polonia nei giorni della Gmg. Saranno dei testimoni della misericordia che andranno, grazie a queste tecnologie, oltre i confini geografici e linguistici. La stessa città di Cracovia sarà wifi free”.
Iscritti, guidano gli italiani. Mentre la città polacca si rifà il trucco per accogliere Papa Francesco e i suoi giovani, il Comitato organizzatore locale è impegnato anche a definire i luoghi di accoglienza dei pellegrini nelle 44 diocesi polacche e il resto delle iniziative che faranno da corona al programma papale. La portavoce della Gmg, Dorota Abdelmula: “al momento abbiamo 260mila posti disponibili, 140mila di questi già riservati da gruppi di giovani da 135 Paesi che parteciperanno alle ‘Giornate nelle diocesi’. I giorni precedenti all’arrivo di Papa Francesco – dice – i giovani pellegrini saranno impegnati in momenti di incontro, preghiera, cultura e, per la prima volta in una Gmg, anche di sport. Abbiamo organizzato dei minicampionati di calcio, basket, rugby e le squadre iscritte sono già oltre 100”. Ma il clou restano gli eventi papali come testimoniano, ancora una volta i numeri: per la messa di apertura sono attesi 500mila giovani; 800mila all’accoglienza del Papa; 1 milione alla Via Crucis e tra le veglia di sabato e la messa finale della domenica, 2 milioni di pellegrini. Dal 26 al 31 luglio Cracovia diventerà il centro del cattolicesimo con i suoi 283 luoghi di catechesi che verranno svolte in 31 lingue, tra queste, per la prima volta l’armeno e il cambogiano. In quei giorni a Cracovia ci saranno anche 1.200 vescovi, tra loro tutta la Conferenza episcopale slovacca, 14mila sacerdoti, e 25mila volontari che dovranno occuparsi dei pellegrini. Ad oggi quelli registrati sono 573mila. I più numerosi gli italiani, per ora a quota 79.456 accompagnati da 128 vescovi. Ma qui a Cracovia sono certi che ne arriveranno 120 mila. Seguono, staccati di molto, gli spagnoli 37.909 con 53 vescovi, i francesi 34.226 con 79 vescovi, e gli statunitensi 23.234 e 87 vescovi. Tra i gruppi presenti per la prima volta anche il Sud Sudan e il Kosovo. Significativa la presenza palestinese – non nuova alle Gmg – per la prima volta iscritta sotto la dicitura “Stato di Palestina”, come sottolineato dalla portavoce.
Preparazione spirituale. La preparazione logistica va di pari passo con quella spirituale. “La prossima settimana – spiega Abdelmula – arriverà a Cracovia, dopo 12 mila km, il pellegrinaggio dei simboli della Gmg. La croce e l’icona di Maria resteranno qui fino alla fine di luglio. In questi mesi di cammino e di incontro in case, parrocchie, scuole, ospedali, carceri, abbiamo assistito a tante confessioni e conversioni.
La Gmg sarà il Giubileo dei giovani, come auspicato da Papa Francesco. Sarà lo specchio in cui si rifletterà il volto misericordioso del Padre” e, aggiunge, a sua volta, don Rytel Adrianik “anche quello sorridente e coraggioso delle nuove generazioni”.
Lo spiega bene don Emil Furtak, rappresentante del Comitato organizzatore: “la Gmg vuole essere un incontro personale con Gesù, con la sua Misericordia. Centrale sarà la Riconciliazione. Le persone di misericordia sono quelle coraggiose capaci di servire e aprirsi ai poveri, emarginati. L’Europa, oggi indifferente al grido dei poveri, dei migranti, ha bisogno della misericordia e soprattutto di Dio”.