BENI RUBATI AI NEMICI
Ci sono tutti gli elementi necessari per una spettacolare trasposizione cinematografica nella vicenda del treno fantasma di cui è stato annunciato il ritrovamento in Polonia: un mistero lungo settant’anni svelato dalle nuove tecnologie; un immenso tesoro occultato nel treno; i cattivi, ovvero i nazisti in fuga alla fine della seconda guerra mondiale con i beni sottratti ai loro nemici nei Pesi occupati durante il conflitto; le vittime predestinate, ovvero gli ebrei spogliati di tutte le loro ricchezze, dall’oro (si favoleggia di 300 tonnellate) alle opere d’arte d’inestimabile valore (forse anche il ritratto da giovane di Leonardo da Vinci, pari in bellezza alla famosissima Dama dell’ermellino); e ancora il nascondiglio ben celato sotto una montagna e forse anche la possibilità che il convoglio, lungo addirittura un chilometro, possa essere stato minato dai nazisti, in odio ai vincitori. A questo punto non ci tocca che aspettare le prossime tappe di quella che si annuncia una storia moderna dai tratti misteriosi, compresi i risvolti internazionali e la giusta richiesta di risarcimento da parte delle vittime.Certo, se il treno contenesse anche degli archivi segreti, offrirebbe agli storici la possibilità di riempire tante pagine vuote di una storia recente che cela ancora molti segreti. E restituire la verità storica è il più grande atto di giustizia nei confronti delle vittime. Fratelli ebrei innanzitutto.