L'opinione del territorio

Accoglienza profughi. Le prime pagine dei giornali diocesani

I settimanali cattolici, in uscita in questi giorni, continuano a occuparsi delle polemiche che accompagnano, nell’ultimo periodo, l’arrivo di profughi e migranti nel nostro Paese. “Occorre riscoprire – rilevano le testate Fisc – il senso dell’accoglienza”. Da qui l’appello condiviso dai giornali: “Vinciamo l’egoismo!”

“Non chiuderci agli altri per paura”. I giornali aderenti alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), in uscita in questi giorni, continuano a occuparsi delle polemiche che accompagnano, nell’ultimo periodo, l’arrivo di profughi e migranti nel nostro Paese. “Occorre riscoprire – rilevano le testate Fisc – il senso dell’accoglienza e non pensare che questo non è affare nostro”. Tra gli altri argomenti affrontati dai settimanali: vacanze, Italia, cronaca e vita delle diocesi. Proponiamo una rassegna degli editoriali giunti ad oggi in redazione.

Accoglienza e polemiche. “Vinciamo l’egoismo!”. È l’appello condiviso dalle riflessioni di questa settimana. Il vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, sul settimanale diocesano L’Azione, ritorna sul messaggio sul problema dell’accoglienza dei profughi, che ha suscitato tante polemiche: “Di fronte alle molte reazioni di rifiuto, mi sono chiesto: ‘Ma siamo diventati proprio così, noi trevigiani: duri, egoisti e inospitali?'”. E ancora: “Abbiamo perso queste qualità umane e cristiane? Penso di no”, ma “di fronte al tremendo fatto dell’immigrazione siamo stati sopraffatti soprattutto dalla paura, anche a causa di chi ha speculato sul fenomeno. Abbiamo avuto paura di perdere la tranquillità e la sicurezza che nascono dal fatto di condividere le stesse modalità e abitudini di vita. Accogliere gente diversa richiede sempre uno sforzo notevole, tuttavia dobbiamo farlo quando si tratta di persone che cercano ciò che ogni uomo e donna ha diritto di avere: sicurezza di vita, libertà, beni sufficienti per vivere. Rifiutare di fare questo sforzo vuol dire perdere le nostre belle qualità di veneti, sempre molto accoglienti e solidali e, se si è cristiani, entrare in contraddizione con la propria fede”. Si occupa del messaggio dei vescovi di Treviso e Vittorio Veneto anche Lucio Bonomo, direttore della Vita del Popolo (Treviso): “Come era prevedibile il messaggio dei vescovi di Treviso e Vittorio Veneto sul problema dell’accoglienza dei profughi nel nostro territorio ha suscitato consensi, ma anche critiche, con i soliti luoghi comuni e considerazioni, alcune di bassa lega, degne di certi discorsi che più si addicono alle piazze e alle osterie che ad un civile confronto. I vescovi non hanno inteso né pronunciare ‘scomuniche’ né provocare ‘scontri’ con i sindaci (come hanno titolato alcuni quotidiani); la loro lettera mirava soprattutto a porre degli interrogativi ai cristiani, e anche a chiunque consideri la dignità di ogni essere umano e il valore della solidarietà non princìpi superflui o parole vuote”. Per Martino Cervo, direttore del Cittadino (Monza-Brianza), “la gestione dei flussi migratori è uno dei fattori che renderanno l’estate di Monza e della Brianza un crogiuolo di settimane complesse”. Il Nuovo Diario Messaggero (Imola) interviene sul binomio sport e accoglienza: “Occorre allora impegnarsi per recuperare il senso autentico di parole come ‘accoglienza’, e se questo momento di scossa dell’opinione pubblica porterà ad un confronto sincero e proficuo volto a ricostruire ambienti sportivi che siano realmente educativi arrivando, perché no, a pensare un progetto pedagogico unitario che veda coinvolti tutti gli attori del territorio, non solo i cittadini residenti per nascita, ma anche quelli che la mancanza di un futuro nel loro Paese ha portato ad incontrare la nostra città, allora la speranza che questi ragazzi costruiscono non rimarrà solo un gioco”.

Vacanze. Spazio anche alla riflessione sulle vacanze. Edoardo Tincani, direttore della Libertà (Reggio Emilia-Guastalla), parla di ferie: “Se il corpo giustamente reclama il riposo, lo spirito al contrario ha spesso l’esigenza di essere risvegliato, guarito da quella spossatezza che non di rado deriva dalle sconfitte, dalla sfiducia, dai dissapori sedimentati durante un anno vissuto a testa bassa o in rotta con qualcuno. Le vacanze – brevi, prolungate o a spezzoni che siano – ci danno l’occasione di rinnovare, recuperare, purificare relazioni messe da parte dall’inclemenza dei giorni, a cominciare dalla preghiera, per riconoscerci affidati sempre al Padre, datore di ogni dono. Anche del refrigerio estivo”. Dal Popolo (Tortona) “un invito a sostare, a sapersi fermare e lasciare che le bellezze dei paesaggi penetrino nelle nostre vite. Sarà un sogno, ma pensiamo che anche le famiglie in difficoltà economica possano comunque ritagliarsi una giornata di vacanza per portarsi a San Ponzo, recitare una preghiera davanti alla grotta e poi consumare un pic-nic nell’area attrezzata dagli abitanti della borgata. E se con la famiglia fosse possibile coinvolgere gli amici, meglio ancora. Potrebbe essere l’occasione nella frescura del luogo per riflettere su qualche pagina di Papa Francesco: ce ne sono tante e tutte molto belle e stimolanti”.

Italia. Suscitano sempre interesse le vicende dell’Italia. Ricordando le tante questioni aperte, Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), vuole “condividere l’ottimismo del presidente del Consiglio, che – anche se forse un po’ frusto ormai – sembra poggiare su qualche elemento non secondario e comunque ha il pregio di far guardare avanti, evitando quelli che egli chiama i ‘piagnistei'”: “A settembre il panorama non sarà molto cambiato, ma intanto non guasta sperare – e ci sono le prove – che, con la buona volontà di tutti, qualcosa si può migliorare”. Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), sottolineando che “crescono hotel e ristoranti ‘no kids’, vietati ai bambini”, osserva: “Un mondo allucinato è un mondo che non vede la realtà ma vive delle proprie allucinazioni. Un mondo allucinato è un mondo che si preoccupa molto degli animali e poco dei propri cuccioli d’uomo”. Una riflessione su quanto avvenuto al Cocoricò e sulle responsabilità in gioco viene proposta da Giovanni Tonelli, direttore del Ponte (Rimini): “Cominciando però dalla responsabilità dei ragazzi stessi. Se uno prende una pastiglia sa quali rischi corre! Non è vero che i nostri ragazzi sono puliti! Non è vero che sono solo delle vittime! O meglio, lo sono della loro incoscienza! Se la rivolta allo sballo non nasce anche dal desiderio e dalla responsabilità dei ragazzi, ogni progetto educativo rischia di terminare prima di spiccare il volo”. Ricordando che “Cesena è sempre più vecchia. Lo dice in maniera implacabile la fotografia sulla popolazione. Siamo sempre meno e sempre più anziani”, Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), esorta: “Sosteniamo sempre e comunque la famiglia”.

Cronaca. Diversi gli spunti dalla cronaca. Presente e passato nell’editoriale del Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli): “L’Europa preferiva la Grecia dentro o fuori dell’euro? Poteva la Grecia ritornare alla neutralità della dracma, come Melo a quella della guerra in corso, non aderendo alla lega filoateniese di Delo? Nei giorni passati gli schieramenti a favore o contro l’una o l’altra posizione sono stati affollatissimi, come potrebbe essere anche per la vicenda che ha coinvolto Atene e Melo”. “L’assenza della politica per la salvaguardia del nostro mare è la più grave forma di menefreghismo assoluto che i nostri amministratori abbiano potuto esternare. L’area marina protetta può essere un volano per l’occupazione dei nostri giovani, per l’economia del territorio. Vogliamo capirlo?”, denuncia Lorenzo Russo, direttore di Kaire (Ischia). Ferdinando Sallustio, direttore dello Scudo (Ostuni), evidenzia che “l’intera comunità ostunese ha perso due grandi amici: Domenico Colucci, poeta, scrittore, commediografo e colonna portante del nostro giornale fin dagli anni Quaranta, si è spento il 25 luglio a 93 anni; quattro giorni dopo è mancato, a 53 anni, Giovanni Francioso, musicista e compositore”.

Attualità ecclesiale. Non manca l’attualità ecclesiale. Luce e Vita (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi), attraverso un editoriale dell’amministratore diocesano, monsignor Domenico Amato, ricorda monsignor Luigi Martella, il vescovo scomparso un mese fa, richiamando il suo testamento spirituale: “Sono le ultime due parole che mi hanno colpito e continuano a farlo: ‘A Dio’. In quelle parole c’è il ringraziamento di una vita, l’offerta totale di sé, l’affidamento al Dio della vita e della misericordia. Ma c’è anche la fiducia nel futuro eterno”. Antonio Pintauro, direttore della Roccia (Acerra), scrive sull’omelia del vescovo Antonio Di Donna per la festa del patrono sant’Alfonso de’ Liguori, che si è celebrata il 1° agosto: “Parlando del santo dottore della Chiesa, Di Donna ha affermato che si tratta di ‘un gigante della santità, dalla poliedrica personalità umana e cristiana’”. Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), scrive sulla Chiesa diocesana: “Con la guida del suo pastore, il vescovo, va rinnovandosi per seguire la nuova situazione, creatasi con il diminuire dei sacerdoti e l’avanzare della secolarizzazione”; “resta una comunità viva, piena di iniziative, con laici e sacerdoti che continuano a testimoniare Dio tra la gente”; “più di altre diocesi la nostra davvero attinge l’acqua dall’antica fontana delle sue origini in Concordia”. Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), ricorda: “A fine agosto, da venerdì 28 a domenica 30, nella nostra diocesi ci sarà un campo-famiglie ad Ussita. Già dal nome s’intuisce qualcosa di importante e di speciale. Il campo famiglie si prefigge di ‘condividere un tempo forte di comunione e formazione tra famiglie – così scrivono i responsabili diocesani della pastorale familiare e il direttore della Caritas nell’invito – per diventare più consapevoli della nostra vocazione e missione nella costruzione di una comunità educante'”. Elio Bromuri, direttore della Voce (Umbria), osserva: “Per il prossimo futuro (dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016), il nostro messaggio avrà una particolare sottolineatura che ci viene dal Giubileo”. Corriere Eusebiano (Vercelli) rammenta il pellegrinaggio diocesano a Lourdes guidato dall’arcivescovo Marco Arnolfo, dall’11 al 17 agosto. Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), ricorda i settant’anni della testata e il convegno che si farà il 2 ottobre per l’anniversario sul tema “Narrare il creato, custodire l’umano”: “70 anni vogliono dire migliaia e migliaia di articoli, di storie raccontate, di commenti proposti, di volti incontrati. Un enorme patrimonio di umanità, di fede, di professionalità, di valori che rappresentano la vera eredità e ricchezza di cui ci sentiamo responsabili e orgogliosi e che ci permette di guardare al futuro con fiducia”.