Disabilità

“Laudato”. La storia di doppia conversione di un vecchio furgone

Il mezzo speciale parte oggi per un viaggio – all’insegna del rispetto, della tutela del creato e dell’abbattimento di ogni barriera architettonica e culturale – dal Brennero con meta finale piazza San Pietro, dove mercoledì 31 agosto, verrà accolto e benedetto da Papa Francesco

“È possibile allargare nuovamente lo sguardo, e la libertà umana è capace di limitare la tecnica, di orientarla, e di metterla al servizio di un altro tipo di progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale. La liberazione dal paradigma tecnocratico imperante avviene di fatto in alcune occasioni. Per esempio, quando comunità di piccoli produttori optano per sistemi di produzione meno inquinanti, sostenendo un modello di vita, di felicità e di convivialità non consumistico. O quando la tecnica si orienta prioritariamente a risolvere i problemi concreti degli altri, con l’impegno di aiutarli a vivere con più dignità e meno sofferenze. E ancora quando la ricerca creatrice del bello e la sua contemplazione riescono a superare il potere oggettivante in una sorta di salvezza che si realizza nel bello e nella persona che lo contempla. L’autentica umanità, che invita a una nuova sintesi, sembra abitare in mezzo alla civiltà tecnologica, quasi impercettibilmente, come la nebbia che filtra sotto una porta chiusa. Sarà una promessa permanente, nonostante tutto, che sboccia come un’ostinata resistenza di ciò che è autentico?”. Nasce da qui la storia di “Laudato”. Dal capitolo 112 dell’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”, da cui in un certo senso prende il suo nome.

Una storia di conversione. Anzi, di doppia conversione. “Laudato”, che alla “nascita” si chiamava “Ducato” ed era stato immatricolato nel 1995 – dopo aver macinato migliaia di chilometri -, non era più adatto a percorrere le strade di tutta Italia, ed ecco che invece di essere rottamato passa da “semplice” furgone a furgone attrezzato per il trasporto dei disabili per l’Unitalsi del Triveneto. Alcuni mesi fa, poi, la seconda “conversione”: da furgone diesel a mezzo ecologico alimentato ad energia elettrica. E con la seconda conversione anche il nuovo nome. La storia di “Laudato” vede impegnate in prima linea l’Unitalsi di Bolzano e una start up del capoluogo altoatesino, la Eco-Res, cooperativa con sede ai Piani di Bolzano, che ha curato tutta la parte tecnica. Una progettazione a 360 gradi, visto che è la prima volta che un mezzo diesel viene convertito ad elettrico. Significativo il nome “esteso” della cooperativa: ecological mobility resurrection.
Il progetto è stato cofinanziato da aziende locali e internazionali (Internorm e Fercam), dal Comune di Bolzano, e dal mondo dell’associazionismo (Unitalsi, Acli e Confcooperative), che – come sottolinea il presidente della sezione Unitalsi di Bolzano Enrico Broccanello – “si sono messi insieme per realizzare un progetto comune rivolto a venire incontro ai bisogni del prossimo”.
Di fatto “Laudato” rappresenta una prima assoluta per l’Italia. La legge per l’omologazione di mezzi di questo tipo in Italia è stata pubblicata solo a gennaio di quest’anno.

Viaggio speciale. Il mezzo speciale è partito per un viaggio – all’insegna del rispetto, della tutela del creato e dell’abbattimento di ogni barriera architettonica e culturale – oggi dal Brennero con meta finale piazza San Pietro, dove il 31 agosto verrà accolto e benedetto da Papa Francesco. L’evento eccezionale è promosso per la prima volta anche da un cartone animato che racconta l’iter della trasformazione da veicolo inquinante a mezzo elettrico. Il primo pulmino “rigenerato” è partito, dunque, dal Brennero per raggiungere le città di Bolzano (26 agosto), Verona (27 agosto), Carpi (28 agosto), Rimini (28 agosto), Loreto (28 agosto), Gualdo Tadino (29 agosto) e infine a Roma (31 agosto). In ogni tappa “Laudato” verrà accolto dai presidenti delle sottosezioni Unitalsi e dalle autorità civili e religiose. “Sul furgone viaggeranno in quattro – spiega Broccanello – e ad ogni tappa ci saranno interventi delle autorità locali e una persona diversamente abile del luogo”. Il “poker” di “Laudato” sarà composto da Massimo Ansaloni (vicepresidente Unitalsi Bolzano), Luciano Macchia (responsabile del progetto Unitalsi Bolzano per il trasporto dei malati all’interno della città), Paolo Broccanello (che curerà la parte “social” del viaggio) e Giuseppe Pascolini. Al progetto di “Laudato” è stato dedicato anche un cartone animato, realizzato da Luciano Macchia, che si può vedere alla pagina Facebook “Unitalsi E-Movement”. “Sulla pagina Facebook saranno caricate di giorno in giorno immagini e cronache del viaggio da Brennero a Roma – spiega Enrico Broccanello – dove mercoledì il furgone sarà benedetto da papa Francesco”.

Un omaggio all’enciclica del Papa. “La mobilità delle persone disabili – sottolinea Broccanello – è una priorità per la nostra Associazione, così abbiamo creduto in questo progetto per offrire un ulteriore servizio abbattendo i costi e riducendo l’impatto ambientale”. “Questo è un viaggio speciale – spiega Antonio Diella, presidente nazionale dell’Unitalsi – che attraversa gran parte dell’Italia vuole essere anche un omaggio all’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. Un segno di come la nostra Associazione è attenta ai temi del rispetto e della tutela del creato che sono alla base dell’attenzione e della promozione della vita soprattutto la più fragile”.